martedi` 23 dicembre 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
13.11.2014 Viaggio nei tunnel del terrore di Hamas
Resoconto e fotografie di Angela Polacco Lazar

Testata: Informazione Corretta
Data: 13 novembre 2014
Pagina: 1
Autore: Angela Polacco Lazar
Titolo: «Viaggio nei tunnel del terrore di Hamas»

Viaggio nei tunnel del terrore di Hamas
Resoconto e fotografie di Angela Polacco Lazar

La scorsa settimana il comandate di contatto della regione Eshkol, Guy, ci ha portato davati al confine di Gaza ad 1 km e mezzo da Khan Junes. Io guidavo una piccola delegazione del Keren Hayesod che durante la guerra di Gaza, a luglio ed agosto scorsi, ha donato dei rifugi mobili alla popolazione civile esposta alla pioggia di razzi che i terroristi di Hamas e Jihadisti hanno sparato proprio per colpire la popolazione civile tentando di fare il maggior numero possibile di vittime.


Un anno e mezzo fa un agricoltore del kibbutz Alumim che lavorava i campi ha trovato un tunnel che aveva un'uscita all'aperto a distanza di un centinaio di metri dalle case di due kibbuzim che si trovano al di là dei campi. Il tunnel presenta una diramazione la cui uscita è nei pressi di una postazione di tank israeliani. La sua entrata era a Khan Junes, dentro una innocua serra, di quelle che gli israeliani, con il disimpegno del 2005, avevano lasciato e che avrebbero potuto dare un lavoro dignitoso a centinaia di famiglie, ad un kilometro e mezzo oltre il confine israeliano. Il tunnel, nel punto dove siamo entrati noi, presenta una diramazione di circa un altro kilometro che raggiunge una piccola base di tank israeliani a difesa dell'area ma obiettivo dei terroristi che volevano forse rapire soldati, seguendo la tattica del rapimento del soldato Ghilad Shalit.


Dopo questa scoperta, l'esercito israeliano ha trovato altri quattro tunnel e alla fine del conflitto estivo, con il cessate il fuoco, i tunnel trovati i questa zona sono stati 9. Hanno tutti la stessa caratteristica: i tunnel per attacco terroristico sono attrezzati con fili elettrici e di comunicazione via telefono, permettono ad una persona , anche armata, di camminarci comodamente, presentano rotaie per carrelli, un complicato sistema di areazione e tutti a 20 metri sotto terra, rinforzati con pareti e volte di cemento armato, materiale per costruzioni fornito da Israele per le costruzioni civili di Gaza, che il sistema mafioso dei i terroristi ha invece usato per questi scopi criminali.


Occorrono due o tre anni per costruirne uno come quello nel quale siamo entrati, Hamas benda gli operai nel trasporto dalle loro case al "cantiere", in genere sono adolescenti, li costringe a turni da schiavi e fino ad oggi non si conosce l'alto numero dei morti seppelliti vivi, sepolti dai crolli o morti per asfissia. Il costo di ogni kilometro di tunnel è di un milione di dollari, anche questi fondi arrivano da donazioni destinate ad altri scopi e mai controllati dalle organizzazioni o paesi donatori. Con lo stesso sistema sono stati costruiti i bunker della dirigenza di Hamas che si nasconde sotto le case dei civili e per immagazzinare armi anche sotto scuole ed edifici delle Nazioni Unite dell'UNRWA e i tunnel, molto più capienti, circa 1000 per il contrabbando dall'Egitto a Gaza che l'attuale amministrazione Al Sissi sta distruggendo. Ban Ki-moon è entrato in questo tunnel ma continua a parlare dei crimini di guerra di cui Israele si sarebbe resa responsabile nell'operazione di luglio ed agosto "Margine protettivo".


Angela Polacco Lazar


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT