Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
A proposito della 'Dichiarazione Balfour' 18/10/2014
Cara IC, Nell'articolo di Ugo Volli di oggi, relativo al voto del parlamento inglese a favore del riconoscimento dell'ipotetico Stato di Palestina, c'e' un accenno alla dichiarazione Balfour che va' chiarito. Scrive Volli che essa fu concessa per ingraziarsi gli americani che accettarono di combattere con gli inglesi, ma va' ricordato che il chimico ebreo e inglese Weizmann, primo presidente d'Israele nel 1948, contribui' ad ottenere la sopracitata dichiarazione, perche' fece partecipe l'Inghilterra della formula per la produzione dell'acetone, da lui inventata. Gli storici dicono che come ricompensa venne concessa agli ebrei la dichiarazione Balfour.
Alberto Levy , Israele
Risponde Ugo Volli:
E' una storia che ho sentito anch'io. ma mi sembra poco verosimile. Il premio di un'invenzione chimica sta già nel brevetto, che rende molto, al massimo ci si aggiunge una bella medaglia, in Gran Bretagna al limite la nomina a Sir. Gli inglesi tennero durante la I Guerra Mondiale (e anche dopo) una condotta strettamente basata sui loro interessi e nel 1915-16 era importante il coinvolgimento degli Usa, dove l'opinione ebraica contava già e inoltre la concorrenza con la Francia per la divisione dei territori dell'Impero Ottomano. La Francia pretendeva tutta la linea costiera del "Levante", da Alessandretta a Giaffa, mettendo così a rischio il dominio inglese sull'Egitto e il trasporto a mare del petrolio di Kirkuk. La Gran Bretagna accettò l'idea di una "national home" per gli ebrei (che sperava di amministrare come accadde) anche in funzione anti-francese, mentre faceva promesse contrarie agli arabi. Una parte dei problemi che ancora oggi rendono terribilmente turbolenta la regione derivano dalle ambiguità e dai doppi giochi britannici del tempo. Anche se molto filobritannico e di conseguenza molto antiebraico, le consiglio la lettura di "A line in the sand" di James Barr, che ricostruisce dettagliatamente quelle scelte politiche Ugo Volli