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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Perché intertessa tanto la 'Palestina'? 15/10/2014

Bene si dice che 134 paesi abbiano riconosciuto la Palestina, ma cosa avrà mai questa Palestina, neanche la Svizzera con le sue banche è così osannata. Ma cosa avrà mai da offrire uno stato palestinese al mondo ed all'umanità intera. Ma, io ci provo a capire. Non mi risulta che abbia delle università in competizione con quelle occidentali, né centri di ricerca di assoluto valore, da dove sia spuntato qualche premio Nobel che ha contribuito al benessere dell'umanità... no non lo vedo; ospedali ove operino medici e macchinari di eccellenza, no, i vip palestinesi o vanno in Israele o in Occidente e quindi niente neppure lì; idee rivoluzionarie che abbiano contribuito al nostro benessere no proprio non ne vedo; aziende quotate al Nasdaq neppure; agricoltura al top sia per prodotti che per tecnologia niente neppure li. Forse qualche bottiglia di olio fornita da olivi ancestrali, ecco forse lì ci siamo. Industrie, mai usato uno strumento creato in quei territori. Allora mi sono chiesto: avranno un alto concetto di democrazia da cui altri popoli dovrebbero imparare, non mi sembra il loro caso; stili di vita di assoluta superiorità, neppure. Una capacità mentale da cui sfociano idee per il benessere dell'umanità ad esempio nel settore dell'high tech o della ricerca pura, no decisamente no. Il terreno nazionale non si può certo dire che sia ricco di petrolio o di altri minerali preziosi, accampare diritti per aver sfornato nei secoli palestinesi benemeriti dell'umanità, no neppure. Ma allora di cosa vivranno questi palestinesi, di cosa vivranno mi chiedo. Eppure i loro vicini tutte queste cose le hanno; le hanno perché si sono rimboccati le maniche e hanno sputato fatica e sangue. Eppure sti palestinesi sono considerati eroici. No continuo a non capire. Supponiamo che Israele a motivo del terrorismo blindi la frontiera, e quindi non abbiano più alcun contatto con gli odiati vicini, saranno LIBERI in fondo è quello che vogliono no.? Di cosa vivrà questa gente ? Ma certo accuserà Israele di ostacolarli, in cosa non si sa, visto che sono liberi e interconnessi con la Giordania e da lì verso il mondo intero. Sì ma in cosa commerciano se non hanno nulla da offrire a parte datteri, olio, arance e poco altro? Si ridurranno a vivere come i giordani di rimesse degli emigranti, a chiedere soldi in continuazione agli stati che li hanno riconosciuti. Sì all'inizio tutti a dire poverini qui poverini là, ma dopo qualche anno ci sarà più di qualcuno che inizierà ad avere dei dubbi, a fare dei confronti e via di questo passo. Ma i diplomatici queste cose le sanno bene, basta che vadano in Giordania. Personalmente me ne sono reso conto andando a Petra. Strade con asfalti risalenti al mandato britannico. Verde ? Sì le oasi del tempo di Maometto, le abitazioni dei paesi e villaggi attraversati, veramente misere almeno esternamente; fabbriche incontrate, nessuna. Quindi senza farla lunga di cosa vivranno ? Io ritengo che neppure la soluzione di due stati porti alla soluzione. No assolutamente no. E di ciò ne sono convinto .

Giorgio Bressan

Il motivo dell'appoggio alla "Palestina" da parte di molti Stati è il persistere di sentimenti di ostilità verso gli ebrei e, di conseguenza, verso l'unico, piccolo Stato ebraico, Israele. A nessuno stanno veramente a cuore i palestinesi che vivono in Giordania, in Siria e in Libano, spesso massacrati dai loro "fratelli" musulmani (come dimenticare le stragi di "Settembre Nero" in Giordania?). I palestinesi interessano soltanto quando è possibile incolpare Israele di qualcosa - quasi sempre a torto.

IC redazione


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