Buongiorno
, con tutto il rispetto per Tuvia Tenenbom, devo dire che il suo libro sui pretesi sentimenti antisemiti dei tedeschi attuali mi ha dato la nausea.. Conosco la Germania del 1978,anno in cui ci andai per la prima volta, ho conosciuto allora molte persone che avevano vissuto gli anni del Nazismo e si ricordavano bene dei nazisti e dei loro metodi. E proprio per questo posso dire che in Germania non passa quasi giorno senza che si rifletta sulla Shoah e sulle atrocità della follia nazista. Il libro di questo signore sembra voler spazzare via tutto ciò. Afferma di aver percorso la Germania in lungo e in largo, di aver parlato con tizio e con caio. A me sembra semplicemente diffamazione, resa ancora più grottesca dal fatto che questo signore, per il suo aspetto, sembra davvero la caricatura di un tedesco come se lo immaginavano gli Inglesi e gli Americani durante la guerra. Sinceramente, non ho parole. Non pensavo che a 70 anni di distanza fine della guerra potesse esservi ancora tanto odio e tanti pregiudizi. In ogni caso, la mia ragazza è tedesca e quando sono con lei non sento odore di Zyklon B, quando prendo in braccio un bambino tedesco non sento puzza di morte nè sento la madre della mia ragazza, nata nel 1939, parlar male di ebrei o di Israele. Al contrario. Scusate lo sfogo, ma gente come questo Tenenbom farebbe meglio a tornarsene a Bnei Braq e tenere la bocca chiusa. Sono un vostro fedele lettore. Fra l'altro, Tenenbom è una variante dialettale di Tannebuam, cioè¨ "abete". Forse questo signore dovrebbe riflettere su come anche il suo nome sia così inconfondibilmente tedesco.
Cordiali saluti
Alfonso Margani
Non se la prenda con Tenenbom, anche noi conosciamo tedeschi per bene e rispettabili, ma se il veleno nazista ha attecchito una volta non è detto che la storia non si ripeta. A difesa di Tenenbom le citiamo Angela Merkel, che ha organizzato una grande dimostrazione pro Israele pochi giorni fa, anche contro il rinascere dell'antisemitismo nel suo paese. Non dimentichi che, per la prima volta, i tedeschi hanno eletto un nazista dichiarato al Parlamento europeo. Noi stiamo dalla parte dei tedeschi per bene, ma sono proprio questi ultimi a doversi far sentire, proprio in quanto appartenenti a un paese che si è macchiato di crimini orrendi. Angela Merkel lo ripete spesso.
IC redazione