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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Come si muove la jihad globale 11/09/2014

Gentile Redazione,

 il brillante articolo di Ugo Volli "Il dittatore moderato che non vuole uno Stato" è divertente e senza dubbio molto illustrativo della situazione in Palestina ma secondo me  fa della Palestina un caso particolare. In realtà lo stesso discorso si può estendere al resto del mondo. Dappertutto i musulmani vogliono scacciare il padrone di casa e non esitano a picchiare i propri marmocchi quando non cercano di farlo fuori.
Prendiamo un paese nel quale la presenza islamica è recente, la Danimarca. Arrivati in massa a partire dagli anni 90, gli islamici stanno già urlando che la Danimarca è "der Islam", terra promessa da Allah ai musulmani. Sfilano con cartelli inneggianti alla sharia, bruciano le macchine e i chioschi di frankfurter, importunano le donne per la strada quando non le violentano per marcare il territorio. La stessa situazione si può notare in tutti i paesi dove gli islamici sono in numero consistente, dal Maghreb alle Filippine. Così nei rapporti con i musulmani il mondo intero è un immenso Israele. Peccato che non se ne renda conto.
Un cordiale saluto.

Dragor Alphandary

Israele, rispetto al mondo occidentale, è più esposta alla violenza del terrorismo islamico per almeno due motivi. Innanzitutto per un ovvio criterio geografico: Israele è circondata da Stati islamici, mentre in Europa i musulmani sono (per ora...) una comunità che dresta molta preoccupazione, ma non costituiscono la maggioranza della popolazione. Inoltre perché Israele è l'unico, piccolo Stato ebraico, e nel mondo musulmano l'antisemitismo è diffuso in modo impressionante e omogeneo. Questo non significa che l'offensiva islamista non abbia anche l'obiettivo di rovesciare completamente il sistema di valori occidentale, che tra l'altro Israele condivide.

IC redazione


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