Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Come la pensa il direttore della Nazione di Firenze 28/08/2014
Questa è la risposta del direttore della NAZIONE di Firenze, ad un lettore che gli aveva scritto questa e-mail:
Firenze, 27 agosto 2014 - CARO DIRETTORE, dove abbiamo sbagliato? Vedere immagini come quelle della decapitazione del giornalista americano e sapere con certezza che molti dei combattenti per questa nuova sfida islamica all’occidente sono giovani che hanno vissuto in Francia, Inghilterra, Italia, mi fa inorridire. E riflettere. Davvero meritiamo tanto odio? M. G., via mail Ecco la riisposta del direttore della Nazione Marcello Mancini:
IL FANATISMO abita tutte le latitudini. E anche la cultura della violenza non fa distinzione di razza o nazionalità. Quindi non mi sembra che dobbiamo sentirci in colpa per «il tradimento» occidentale dei tagliagole. Ci turba ma non ci abbatte. Durante un viaggio in Palestina, rimasi sorpreso che i check point fossero popolati da ragazzini di 18 anni, che avevano in tasca la foto di Del Piero e Balotelli, mentre imbracciavano un mitra dietro sguardi di adolescenti. Mi spiegarono che era normale, perché in quella terra è naturale crescere «programmati per combattere» e i giocattoli, laggiù, sono pistole vere. La nostra educazione, invece, è totalmente diversa: a noi insegnano che i valori universali sono pace e libertà. Forse è il contatto con altre culture in una società multirazziale, a contaminarli. Di sicuro il compito della nostra civiltà, è quello di non rinunciare mai a insegnare il dialogo, a spiegare ai nostri figli che non c’è guerra santa che si combatta con l’odio e i morti. E se non siamo (stati) abbastanza convincenti, dobbiamo esserlo di più.
Mancini confonde Israele con Palestina, non ha capito un'acca dei check point e dimostra di non conoscere ciò che accade in Medio Oriente. Che pena ! invitiamo i nostri lettori fiorentini a scrivergli, dirigere un giornale comporta la conoscenza della storia, soprattutto quando la si cita. IC redazione