Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Non sapevo nè so chi fosse il sig. Simone Camilli. Ed ecco la mia considerazione/domanda su cui chiedo a qualcuno più illuminato e preparato di me, se possibile, di darmi un abbozzo di risposta inequivocabile. Il Camilli era giornalista in attività dal 2008, ha documentato, pare con grande capacità , coraggio e preparazione, la sorte della popolazione di Gaza & dintorni... Visto che vantava amici anche fra la popolazione dello Stato d'Israele (spero non solo fra i "pericolosi" pacifisti, evidentemente votati a vivere con il paraocchi), si è mai preoccupato, il Camilli, di documentare, in tutti questi anni, le condizioni di vita dei cittadini israeliani di - sparo a caso... - Sderot, Dimona, Ashkelon, Beer'sheva, Tel Aviv, Gerusalemme, u.s.w., mentre venivano abbondantemente e ripetutamente presi come obiettivo dalla democratica "banda" di Hamas e dalle sue frange più estremiste a colpi di razzi Kassam e di attentati i più disparati ed efferati?
Cordiali saluti Franco Cervoni - Napoli
Non conosciamo servizi di Camilli dedicati a far conoscere le realtà da lei ricordate, ma non possiamo neanche escludere che esistano. La sua è una domanda che potrebbe essere fatta a proposito di molti giornalisti impegnati in Medio Oriente e che riceverebbe nella maggior parte dei casi una risposta negativa. E' in generale il sistema dei media a non essere molto interessato a ciò che il terrorismo fa agli israeliani. Inoltre, i nemici di Israele sembrano vendere molto bene le loro storie, tanto che Camilli, per esempio, aveva rinunciato a recarsi a Erbil, dove avrebbe potuto documentare i crimini dell'Isis, per restare a Gaza. Aggiungiamo una notazione: le uniche fonti disponibili su cui si basano le ricostruzioni della morte di Camilli provengono da Gaza e sono perciò direttamente o indirettamente riconducibili ad Hamas. In ogni caso con lui sono morte altre 5 o sei persone - a detta di Hamas- tutti stavano guatdando a distanza ravvicinata il disinnesco dell'ordigno. Ma si può ??? Redazione IC