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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
12.08.2014 Antisemitismo: colpevoli anche gli accademici che boicottano Israele
Commento di Andrea Marcenaro

Testata: Il Foglio
Data: 12 agosto 2014
Pagina: 1
Autore: Andrea Marcenaro
Titolo: «Andrea's Version»
Ripprendiamo dal FOGLIO di oggi, 12/08/2014, a pag. 1, la rubrica di Andrea Marcenaro " Andrea's Version "


Andrea Marcenaro


Immagine della campagna per il boicottaggio accademico e culturale di Israele


Vediamo di distinguere i teppisti da quelli che non lo sono. I teppisti, ricercati dalla Digos, sono tipacci che affiggono manifesti per boicottare Israele, o meglio ancora, i commercianti ebrei. Corrispondono, più o meno, a giovani teste di cazzo, forse giovanissime, che chissà mai se riusciranno a capire qualcosa nella lunga vita che li attende. Di quelli invece che teppisti non sono, e non vengono infatti ricercati dalla Digos, tutto si può dire, meno che siano gentaglia da manifesti nottetempo. Possiedono un invidiabile vocabolario, leggono molto, studiano e, molto studiando, boicottano commerci ebrei, professori ebrei, musicisti ebrei, letterati ebrei, ricercatori ebrei, architetti ebrei, e insomma, gli ebrei. Sembrerebbero cioè, più o meno, vecchie teste di cazzo, talora decrepite, che mai capirono granché nel corso di una vita ormai lunga. Insegnano a Oxford, molti di essi, o a Tubinga, alla Sapienza, alla Sorbona, a Harvard e in quell’accidenti di Canada, il quale, dev’essere il clima, sa costantemente eccellere nell’impegno sopra detto. Ora. Distinguere tra i due gruppi è doveroso. Teppisti gli uni, sapienti gli altri. Carcerabili i primi, eminenti i secondi. Com’è giusto. Ingeneroso sarebbe invece sostenere, ma i giornali lo sostengono, che il gruppo delle giovani teppe di “Vita est militia” sia composto di zucche vuote. No. Quelle gliele farciscono i venerati vegliardi di “Israel minchiata semper”.

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