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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Diario di Angela Polacco da Gerusalemme 30/07/2014

IC continua la pubblicazione del diario di Angela Polacco Lazar da Gerusalemme, ecco una nuova puntata:

L'altro ieri sera per qualche minuto alla seconda rete tv israeliana era stata data notizia di 5 soldati morti per l'infiltrazione attraverso un tunnel a Nahal Oz. poi la striscia e' sparita e per tutta la sera fino a tarda notte abbiamo sperato con tutto il cuore che ci fosse stato un errore, che in quell'azione fossero rimasti uccisi solo i terroristi di Hamas che si erano infiltrati per una azione criminale e nessuno dei nostri giovani fosse caduto. Non sono riuscita a chiudere occhio per tutta la notte. alle 4.30 ho acceso la radio e alle 5 e' stata data conferma della morte di 5 soldati che portano a 10 il numero dei caduti della giornata di ieri. Ho molta compassione per i morti civili e dei bambini di gaza che, loro malgrado , sono coinvolti in una guerra senza neanche sapere che proprio loro rappresentano quella immagine di vittoria che Hamas vuole per avere consenso, in un mondo che non distingue piu' le vittime dai carnefici. ma mi sale rabbia nel vedere alla tv, in mezzo alla miseria della striscia, alla poverta', proprio questi civili invece di ribellarsi a questa situazione disumana gioiscono e cantano mangiando caramelle per la morte dei nostri ragazzi. Israele dovrebbe invitare la commissione dei diritti umani e mostrare come le case e gli edifici che sono stati distrutti da israele, prevedano da una parte una botola di accesso a tunnel e nascondigli di arsenali bellici e dall'altra, assolutamente irreale, camere per la famiglia che ci vive. queste immagini non le vedrete mai come non saprete mai che la tregua umanitaria sempre accettata da israele e' stata violata ben cinque volte da Hamas. Avrei voluto non svegliarmi ieri mattina. La sensazione di tristezza e di inquietudine si e' traformato in vero dolore. Tra i nomi resi pubblici prima alla radio e poi alla tv, compare quello di un giovane, Barkai Shor di 21 anni. Barkai era compagno di asilo di Yael e compagno di scuola fino alla fine del liceo di Imanuel. Giriamo per casa come automi, abbiamo perfino paura di parlarci. Ogni parola suonerebbe superflua e inutile. Stiamo aspettando di sapere quando ci saranno i funerali e questa volta perteciperemo tutti, Beniamino, Imanuel ed io, conosciamo personalmente i genitori che seppelliranno oggi il loro figlio. la famiglia Shor abita accanto a noi. Ho paura di uscire , non voglio vedere i cartelli che si affiggono, come si usa, per annunciare la morte, dettagli del funerale e delle visite da fare alla famiglia che rimarra' a casa per una settimana. Intanto alla tv italiana la solita informazione parziale, sensazionistica che cita un articolo di Grossman, dando l'impressione che basta dire che vogliamo la pace perche' Hamas sia d'accordo a farla. Niente commenti su chi ha armato e continua a pensare che Israele debba essere distrutto come dichiara l'ayatollah Khamenei in iran, lo stesso iran che la Mogherini pensa di coinvolgere per la soluzione di questa crisi. Io manderei a casa tutti i politici di questa generazione. di danni ne hanno fatti tanti e noi non vogliamo certo essere le loro cavie, l'esperimento e' fallito in partenza e non bisogna essere degli scienziati per capirlo.

Angela Polacco Lazar, Gerusalemme


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