Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Probabilmente la mia presa di posizione non farà piacere ai “democratici pacifisti” ipocriti e faziosi poiché, sono assolutamente solidale con Israele per le sue azioni militari nei confronti dei terroristi di Hamas i quali cercano di ottenere un consenso emotivo globale utilizzando i civili come scudi umani, in maniera tale che lo Stato ebraico possa essere definito criminale. Vigliacchi e assassini sono i criminali che mettono nelle scuole, ospedali e abitazioni della Striscia di Gaza il loro armamentario di morte. Israele non può sottostare a simili ricatti. Sebbene la situazione in quell'area sia particolarmente drammatica, invito i miliari e il governo di Israele a non farsi condizionare dalle pressioni internazionali e prosegua nel distruggere i tunnel deposito dei missili. Com'è ovvio il mio pensiero va alle vittime innocenti di questo conflitto verso le quali nutro gran rispetto e partecipazione, lo stesso vale per i giovani militari israeliani uccisi. Quindi Israele dovrà portare a compimento ciò che si è prefissato, altrimenti se cedesse, alla fine com'è sempre avvenuto, le canaglie si rinsalderanno per continuare come un mantra a spargere il loro odio allucinante e imporre la mostruosa follia assassina che li contraddistingue nei confronti di ebrei e non solo.
Jean Génois
Grazie della sua lettera. Ci sono buoni argomenti utili per dimostrare la solidarietà con Israele anche scrivendo a quotidiani e altri media. Disinformatori e odiatori devono trovarsi davanti a una barriera di consensi a Israele. Redazione IC