Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Destra e sinistra, da non dimenticare il centro 15/06/2014
Gentile IC, ieri ho letto sul Televideo Rai una notizia degna di nota. Papa Francesco, in un’intervista al quotidiano spagnolo La Vanguardia, ha dichiarato che“Negare l’olocausto è una pazzia.” E fin qui nulla da eccepire. Afferma, però, anche “Non saprei spiegare perché accada, però credo che, in generale, l’antisemitismo sia più legato alle destre, si annidi meglio nelle correnti politiche che in quelle di sinistra, no?”. No, direi proprio di no. Tralasciando le deliranti affermazioni del noto antisemita e anticristiano Piergiorgio Odifreddi, e dei miserabili politicanti di sinistra di casa nostra, mi pare che l’antisemitismo sia saldamente legato anche alle sinistre. Mi risulta che i padri “nobili” del comunismo da Marx, a Lenin, a Stalin, solo per citare quelli noti a tutti, non avessero nulla, ma proprio nulla, da imparare dagli antisemiti di destra. Uno studioso serio come Alexandre Del Valle, autore del pregevole e documentatissimo libro “Verdi, rossi, neri : la convergenza degli estremismi antioccidentali : islamismo, comunismo, neonazismo”, sostiene invece “La tradizione antiebraica dell’estrema sinistra la predispone da sempre a fare proprie le tesi che negano la Shoah.” Bisogna aggiungere altro? In questi giorni sto leggendo “Israele : dal 1948 a oggi” di Colin Shindler, e alcuni passaggi del libro mi lasciano un po’ perplessa. Insomma non conoscendo così bene la politica israeliana, non so lo storico è uno che critica Israele a prescindere o critica errori che Israele ha il “diritto” di fare come qualsiasi altro Paese, senza che lo si condanni senza possibilità di appello.
Cordiali saluti Paola Gatti
Siamo d'accordo con lei quando scrive "anche" (mi pare che l’antisemitismo sia saldamente legato anche alle sinistre.) perchè l'origine del pregiudizio contro gli ebrei, al quale si sono succeduti anti-giudaismo e poi anti-semitismo, non appartiene a una sola parte poltica, pensi quanto ha pesato - e continua a pesare- l'accusa di deicidio rivolta al popolo ebraico, accusa caduta soltanto qualche decennio fa. IC redazione