Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
'Stormfront': quattro condanne per incitamento alla violenza razziale ai gestori del sito neonazista
Testata: Corriere della Sera Data: 20 maggio 2014 Pagina: 5 Autore: la redazione Titolo: «Stormfront, sito discriminatore per motivi razziali ed etnici»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 20/05/2014, a pag. 5 dell'inserto di ROMA, l'articolo dal titolo "Stormfront, sito discriminatore per motivi razziali ed etnici". Sul sito Stormfront e sulla vicenda giudiziaria che lo riguarda, rimandiamo i nostri lettori ai seguenti link:
«Il sito Stormfront costituì il principale punto di aggregazione di un gruppo che aveva tra i suoi scopi l'incitamento alla discriminazione per motivi razziali ed etnici». Così la Corte d'Appello nelle motivazioni con cui il 13 febbraio scorso ha disposto lievi riduzioni delle condanne inflitte con rito abbreviato in primo grado nei confronti dei quattro imputati accusati di aver promosso e diretto un gruppo il cui fine era l'incitamento alla discriminazione e alla violenza etnica, religiosa e razziale, anche mediante la diffusione del loro pensiero attraverso il forum italiano di Stormfront tra il 2011 e il 2012. In particolare, due anni e mezzo sono siti inflitti a Daniele Scarpino (ritenuto l'ideologo del gruppo, tre anni in primo grado) due anni e due mesi ciascuno per i moderatori del gruppo Diego Masi, Luca Ciampaglia (entrambi due anni e mezzo nel procedente giudizio) e per Mirko Viola (due anni e otto mesi). Per il collegio «dagli atti emerge la piena e totale adesione al gruppo», ben «coscient» della «sua vocazione ideologica e della sua incompatibilità con il sistema sociale esistente».
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