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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica Rassegna Stampa
19.05.2014 Calunnie e antisemitismo nel film di Abel Ferrara su Dominique Strauss Kahn
la denuncia di Anne Sinclair

Testata: La Repubblica
Data: 19 maggio 2014
Pagina: 45
Autore: Maria Pia Fusco
Titolo: «Anne Sinclair sull’ Huffington 'Ferrara? Provo solo disgusto'»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 19/05/2014, a pag. 45, l'articolo di Maria Pia Fusco dal titolo "Anne Sinclair sull’ Huffington. 'Ferrara? Provo solo disgusto' ".
Le cronache del GIORNALE  (a pag. 24, l'articolo di Daniele Abbiati dal titolo  "Accuse di antisemitismo al film su Strauss Kahn" ) e del CORRIERE della SERA (a pag. 31, l'articolo firmato P.Me. dal titolo "Strauss Kahn senza freni. L'ex moglie: film disgustoso") riferiscono che nel film il personaggio di Devereux, identificabile con Strauss Kahn, accusa il defunto suocero ebreo (identificabile con il padre di Anne Sinclair, ex moglie di Strauss Kahn) di essersi arricchito collaborando con il regime nazista. 
Maria Pia Fusco su REPUBBLICA riporta la replica di Anne Sinclair a questa falsificazione storica:  "
Mio nonno è dovuto fuggire dai nazisti, la Francia di Vichy gli aveva tolto la cittadinanza. Mio padre è tornato nella Francia libera e ha combattuto fino alla Liberazione. Ogni altra cosa è calunnia"
Sulla vera storia della famiglia di Anne Sinclair, e in particolare del nonno, il grande gallerista Paul Rosenberg, rimandiamo i nostri lettori ai seguenti link:

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=11&sez=120&id=45979

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=4&sez=120&id=48946

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=52885

                   
Maria Pia Fusco     Anne Sinclair           Abel Ferrara
 
Ecco l'articolo.


"Welcome to DSK” è un titolo ricorrente sulla stampa francese a commento di Welcome to New York e la previsione generale era che, dopo la visione del film di Abel Ferrara si sarebbe scatenata la tempesta giudiziaria. Previsione smentita da Anna Sinclair, ex moglie di DSK, che conclude così il suo blog sull’ Huffington Post, di cui dirige l’edizione francese: «Non farò ai signori Ferrara e Maval (produttore del film, ndr) il favore di ricorrere alle vie legali. Lo hanno detto, non aspettano che questo. Io non denuncio la sporcizia, la vomito». E la parola “disgusto” ricorre nel blog: per «l’esibizione continua del corpo di Depardieu», per «i dialoghi miseri e grotteschi», per «il modo di Ferrara di rappresentare le donne, che lascia intuire le sue stesse pulsioni».

Ma soprattutto sono le allusioni al denaro e alle origine ebraiche nel confronto tra moglie e marito a indignare la Sinclair, che difende la sua famiglia: «Mio nonno è dovuto fuggire dai nazisti, la Francia di Vichy gli aveva tolto la cittadinanza. Mio padre è tornato nella Francia libera e ha combattuto fino alla Liberazione. Ogni altra cosa è calunnia». E intanto Gerard Depardieu e Jacqueline Bisset sono stati accolti dalla folla della Croisette con l’entusiasmo dovuto a due mostri sacri. «Ho simpatia per i comportamenti compulsivi, ma non quando sfiorano la violenza», ha detto tra l’altro Depardieu, applauditissimo quando esprime «rispetto per l’intelligenza politica di DSK, soprattutto oggi che i politici, falsi e manipolatori, mancano di carisma».

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