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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Rassegna Stampa
18.05.2014 Una falsa storia dell'Indipendenza d'Israele
sul quotidiano della Lega

Testata:
Autore: M.
Titolo: «Mitologia israeliana»
Riprendiamo dalla PADANIA di oggi, 18/05/2014, a pag. 17, una lettera, seguita dalla risposta firmata "M", dal titolo "Mitologia israeliana".
La lettera è una sintesi della peggiore propaganda di delegittimazione antisraeliana. Descrive la nascita dello Stato ebraico come un processo di espulsione violenta dei palestinesi, ignorando, tra le altre cose, il fatto che l'esodo degli arabi fu il risultato della sconfitta in una guerra di annientamento contro la comunità ebraica in Terra d'Israele, il rifiuto arabo di ogni piano di spartizione e il fatto che Israele offrì e garantì agli arabi che intendevano rimanere sotto la sua sovranità piena eguaglianza di diritti.
Anche la risposta di M. ignora tutto ciò, e accoglie come dato storico accertato la versione completamente falsificata
della storia prosentata dalla lettera.

Invitiamo i nostri lettori a scrivere al direttore della PADANIA , Aurora Lussana, chiedendo che ai suoi lettori venga presentata una storia informata e obiettiva della nascita di Israele.






1948: la Dichiarazione d'Indipendenza d'Israele

Ecco l'articolo.


15 maggio 1948, nasce Israele e divora la Palestina. Indigestione? Si, certo... 711.000 nativi palestinesi. Con le buone (poche) e le cattive (moltissime) vengono "espulsi" da 530 villaggi gli sgraditissimi ospiti per far posto ai nuovi padroni con la stella di David (ed armati dagli inglesi e dagli americani). So bene che Exodus (il film celebrativo dello sbarco dei "mille" in kippah) questo particolare lo ignorò in quanto insignificante, ma sempre storia certa è. Persino per quelle Nazioni Unite che permisero all'epoca il fattaccio e, nel corso dei decenni successivi, tutte le altre malefatte israeliane. Dalla Cisgiordania a Gaza, passando per Gerusalemme. Con relative occupazioni abusive di terre, case, moschee e pure asili da togliere ai palestinesi per radere tutto al suolo ed insediare "coloni" armati e di pura razza ebraica. Si badi bene, non sto scrivendo delle "Mitologia israeliana" guerre con gli stati arabi confinanti e dei relativi esiti. Focalizzo, molto sinteticamente, proprio sulla Palestina di cui l'Onu era garante nel 1948. Oggi, malgrado supercarceri e ciclopici muri supertecnologici circondino quel che rimane in loco dei "nativi", con Gaza ridotta peggio di un ghetto, viene impedito per legge celebrare in Israele la Nakba del 15 maggio 1948. Chi si permetterà di farlo verrà preso a pedate in culo ed incarcerato, anche quest'anno. Ovviamente in nome della democrazia espressa dallo stato di Israele, vero esempio di convivenza tra religioni e razze diverse. Perdono, dimenticavo che i Palestinesi sono semiti di prima scelta... come la mettiamo con la storiella dell'antisemitismo dilagante? N Vincenzo Mannello

La questione Israele-Palestina è una delle più interessanti della nostra epoca. Se dal punto di vista della razionalità e dell'equità internazionale la Palestina ha senza dubbio tutte le ragioni del mondo, quella terra era loro e se proprio non possono riaverla, almeno si faccia di due popoli, due stati. Lo chiede il buon senso, prima di tutto. Tuttavia non posso nascondervi che il mito del piccolo stato d'Israele, con la sua storia fatta da personaggi che sembrano usciti da romanzo: Moshe "Dayan" e la sua benda nera, Sharon che scorrazza per il deserto del Sinai con i suoi cinquanta carriarmati ormai fuori da qualunque controllo dei suoi superiori, l'implacabile Golda Meyr che elimina uno a uno tutti gli attentatori di Monaco, a me piace moltissimo
M.

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