Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
L'importanza dell'uso delle parole Riguarda anche Amos Oz
Testata: La Stampa Data: 10 maggio 2014 Pagina: 14 Autore: La redazione Titolo: «Amos Oz: coloni ultrà sono come i neonazisti»
Riprendiamo una breve dalla STAMPA di oggi, 10/05/2014, a pag.14, poche righe dal titolo "Amos Oz: coloni ultrà sono come i neonazisti". Amos Oz è uno scrittore di chiara fama, in Israele e nel mondo intero, ma come altri esponenti di rilievo della cultura israeliana non si rende conto del peso che hanno certe parole. Definire neonazisti degli estremisti, che scrivono sui muri - una azione certamente deprecabile - è una forzatura che aiuta soltanto gli attivisti del movimento BDS, i propagandisti del boicottaggio di Israele, ai quali non parrà vero di poter affermare che nello Stato ebraico ci sono i neonazisti, citando come fonte Amos Oz. Urge qualcuno che glielo spieghi.
Amos Oz
Gli ultras ebrei che nelle ultime settimane hanno moltiplicato gli attacchi e i vandalismicontroarabi, musulmani e cristiani, sono «la versione locale dei neonazisti». II romanziere Amos Oz, uno dei più autorevoli esponenti della sinistra israeliana, ha attaccato ieri gruppi come «Tag Mehir» (il prezzo da pagare) e «I giovani delle colline» (frange radicali del movimento dei coloni). «Sono termini edulcorati di un mostro - ha detto lo scrittore - che dobbiamo ora chiamare con il suo nome: sono gruppi neonazisti ebrei».
Per inviare alla Stampa la propria opinione, cliccare sulla e-mail sottostante