martedi` 24 giugno 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
29.04.2014 Israele stato di apartheid: una falsa accusa utile ai suoi nemici (2)
Editoriale sulle dichiarazioni di John Kerry

Testata: Il Foglio
Data: 29 aprile 2014
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «Kerry, Israele e l'apartheid»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 29/04/2014, a pag. 3, l'articolo dal titolo "Kerry, Israele e l'apartheid"


John Kerry

Israele rischia di diventare “uno stato di apartheid”. Il sinistro avvertimento non è stato lanciato da qualche militante filopalestinese di Londra o intellettuale della gauche parigina. A dirlo, nel corso di un meeting della Trilateral Commission, è stato invece il segretario di stato americano, John Kerry. Un paragone grave. Perché sarà reclutato dal movimento per il boicottaggio economico, politico e culturale di Israele. La preoccupazione di Kerry è legittima e da segretario di stato si è impegnato molto nel risollevare il moribondo processo di pace. Ma l’accostamento fra Israele e il Sudafrica dell’apartheid ha conseguenze potenzialmente devastanti. L’idea è semplice: sia Israele sia il Sudafrica a dominio bianco sono bastioni occidentali circondati da popoli maggioritari non occidentali; entrambi governano maggioranze ostili, usando la forza e negando loro i diritti per soggiogarli; entrambi sono guidati da governi nazionalisti. Ma il paragone è maligno e falso: se l’apartheid sudafricana vedeva ventisei milioni di neri guidati da sei milioni di bianchi, in Israele resta solida la maggioranza ebraica, sotto scacco da settant’anni dal mondo arabo-islamico che la assedia. Inoltre, se nel Sudafrica dell’apartheid bianchi e neri erano fisicamente separati, in Israele arabi ed ebrei condividono tutto, dai letti d’ospedale alle scuole, fino ai posti negli autobus, nei cinema e nei parchi pubblici. Dire che Israele rischia di diventare un regime d’apartheid è falso, ma serve ai suoi nemici per metterlo in mora negli organismi internazionali e slegare il suo destino da quello delle democrazie occidentali. Un segretario di stato non dovrebbe parlare come un fanatico del boicottaggio anti israeliano.

Per inviare la propria opinione al Foglio, cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT