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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Luigi Accattoli La strage di Farneta 28/04/2014

La strage di Farneta                              Luigi Accattoli
Rubettino                                                   euro 12

DODICI monaci certosini fucilati dai nazisti per aver ospitato ebrei, partigiani e perseguitati politici.
Una storia finora sconosciuta per volontà della congregazione dei certosini, ma riportata alla luce nel libro La strage di Farneta scritto da Luigi Accattoli, decano dei vaticanisti. Le SS – scrive Accattoli – fucilarono 12 monaci della Certosa di Farneta (Lucca), rastrellati con altri 32 ospiti laici nella notte tra l’1 e il 2 settembre.
La Certosa era diventata rifugio per chi tentava di sfuggire dai nazisti su iniziativa di fra’ Gabriele Maria Costa,
procuratore certosino, e di Giorgio Nissim, ebreo, amici di Gino Bartali, che durante la guerra, in bicicletta, fungeva anche da portaordini tra le comunità ebraiche e i centri di accoglienza. E per questo dichiarato “Giusto” dal governo israeliano. Dopo 70 anni, Accattoli riporta alla conoscenza del grande pubblico una strage dimenticata, pubblicando documenti inediti dei Certosini, che per loro scelta vivono nel silenzio e nella riservatezza, dedicando a Dio ogni loro sacrificio. Anche la perdita della vita a causa di violenze. E per questo meritevoli di essere proclamati martiri e beati.

Orazio La Rocca
La Repubblica


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