Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Invio il testo della lettera spedita via e- mail all' Osservatore Romano:
Vorrei muovere delle critiche alla posizione tenuta da vostro giornale nei vari articoli di questi anni, su Israele e sulla situazione dei cristiani in Terra Santa. Noto nei vostri articoli un pregiudizio antiisraeliano ed una carenza di analisi sulle reali cause del disagio dei cristiani che vivono nello Stato di Israele e nei Territori sotto il controllo dell' Autorità palestinese. Innanzitutto noi cattolici che leggiamo la Bibbia ebraica cristiana come parola di Dio non possiamo non riconoscere l'essenziale relazione di Israele con la sua terra e con Gerusalemme, invece i giornali cattolici sembrano ignorare ciò. Nei vostri articoli vi sono continue condanne del muro che Israele ha costruito (in realtà si tratta di una barriera difensiva, per l'80% del suo tracciato fatta di filo spinato) nel tentativo di proteggersi da un terrorismo spietato e che ha salvato centinaia di vite innocenti. Al contrario non si mettono in luce gli efferati omicidi di ebrei innocenti perpetrati periodicamente dagli arabi palestinesi, i cui dirigenti impiegano i milioni di dollari ed i milioni di euro che ricevono ogni anno dalle organizzazioni internazionali, non per costruire scuole, ospedali, fabbriche, ma per finanziare il terrorismo ed importare missili che quotidianamente lanciano sui civili israeliani. Gli arabi - palestinesi che vivevano nelle terre adesso di Israele potevano benissimo integrarsi nei Paesi arabi, tutti quei soldi che sono stati utilizzati dagli arabi per distruggere Israele, si potevano usare al fine dell' assorbimento dei profughi. I giornali cattolici dovrebbero dissociarsi dall'atteggiamento antisemitico generale per cui Israele viene sistematicamente condannato dalla stampa estera, le istituzioni accademiche, economiche o artistiche israeliane vengano boicottate per i motivi più svariati, l'ONU ha dedicato all'unica democrazia del Medio Oriente - garante di diritti civili e umani - circa l'80% dei suoi atti. Si sta creando il clima culturale e politico pre Shoah e perlomeno noi cattolici non dobbiamo contribuire con gli articoli dei nostri giornali all' aumento dell' antisemitismo, con articoli intrisi di condanne verso Israele e che invece mancano di condanne esplicite per le formazioni terroristiche palestinesi, per il regime di terrore instaurato da Hamas a Gaza che ha condotto la popolazione palestinese alla miseria. I cristiani dovrebbero integrarsi nella società israeliana e chi vive nei territori sotto controllo di Hamas o dell' Autorità Palestinese dovrebbe chiedere di abitare nello Stato di Israele, vista la situazione in cui si trovano i cristiani dei paesi vicini, vittime dell' intolleranza religiosa dei musulmani. I cristiani non devono condividere la lotta dei musulmani contro gli ebrei, negli stati musulmani essi sono sempre perseguitati o cittadini di serie B.
Luigina Cadeddu
All'Osservatore Romano dovrebbero arrivare tante lettere come questa, coraggio cari lettori, scrivete al quotidiano del Vaticano: ornet@ossrom.va IC redazione