Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
IC7 - Il commento di Astrit Sukni Dal 16/02/2014 al 22/02/2014
Testata: Informazione Corretta Data: 24 febbraio 2014 Pagina: 1 Autore: Astrit Sukni Titolo: «Il commento di Astrit Sukni»
Il commento di Astrit Sukni
Astrit Sukni, musulmano, sionista, collabora a Informazione Corretta
In Libano le violenze settarie sono all'ordine del giorno. La settimana scorsa a Beirut sono scoppiate due bombe vicino al centro culturale iraniano. Al Qaeda si rafforza e dichiara guerra agli sciiti e a Bashar Al Assad. C'è la questione della trattativa sul nucleare iraniano che si è svolta a Ginevra, dove gli iraniani se la ridono alla grande e intanto le centrifughe sono a pieno regime e le impiccagioni sono all'ordine del giorno grazie al moderato Rohani, come lo definisce l'Occidente. La politica estera di Obama è sempre più disastrosa, incapace di porre rimedio al subbuglio mediorientale dove lo tsunami continua a travolgere il medioriente nell'abisso più profondo. L'amministrazione Obama è ossessionata dal raggiungere un accordo di pace - ad ogni costo - tra israeliani e palestinesi e trascura le vere guerre che sono intorno a Israele. Il processo di pace può attendere, perché la pace che vuole imporre il Segretario di Stato Kerry non è accettabile per Israele e la pace non si fa con i ricatti. Gli USA non sono più un alleato affidabile né per Israele, né per molti paesi arabi. Gli egiziani hanno sostituito il loro ex alleato USA con la Russia grazie ad un accordo milionario sugli armamenti che la Russia si appresta a fornire all'Egitto nei prossimi anni. La Russia dello zar Putin è rientrata trionfante sullo scacchiere mediorientale. Assad ha come alleato Iran e Russia, che gli permettono di continuare la sua guerra civile indisturbato.
Obama voleva sferrare un duro colpo al terrorismo islamico, ma con la sua debolezza e la sua inadeguatezza ha solo rafforzato il terrorismo islamico e il jihadismo. Ecco il numero degli attentati che i jihadisti hanno compiuto dal 11/09 in poi: 22.487 attentati terroristici di matrice islamica. Nel mese di gennaio 2014 ci sono stati 239 attacchi terroristici in 23 paesi dove sono morte 1.431 persone e ferite 2.162. Cifre che si riferiscono solo agli attentati, non comprendono le centinaia di migliaia di morti nelle guerre civili, come Siria, Libia ecc. Questi sono i numeri allarmanti che non preoccupano l'Occidente, anche se molti cristiani vengono uccisi nei paesi nord africani di predominanza islamica. La Chiesa è impotente e non sembra voglia scontrarsi con l'Islam. Difatti il papa non si pronuncia mai sulle stragi di cristiani nel mondo. Invoca la pace, una invocazioe che non ha nessun seguito.