Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Edgar Feuchtwanger, Hitler, il mio vicino 03/02/2014
Hitler, il mio vicino Edgar Feuchtwanger Rizzoli euro 17
Tanti anni dopo Edgar Feuchtwanger è uno storico che torna a quegli anni di infanzia con un libro di ricordi e immagini: Hitler, il mio vicino (dove l'aggettivo del sottotitolo «ricordi di un'infanzia ebrea» è un po' stridente). Edgar ha una famiglia piuttosto speciale. Sua madre è pianista, suo padre è un editore che frequenta gente del calibro di Thomas Mann. Suo zio è l'autore di un libro che «vende molte più copie del Mein Kampf»: si tratta del Súss l'Ebreo di Lion Feuchtwanger, autore di romanzi storici di davvero grande successo (Guaraldi manda in libreria La Distruzione del Tempio e le prime comunità cristiane. Estratti dalla trilogia dedicata a Giuseppe Flavio nella traduzione di Ervino Pocar). Al di là della curiosità che destano per la vicinanza fisica fra il bambino ebreo e il Führer, queste memorie hanno quell'andamento frammentario e lucidamente poetico che fa venire in mente un altro bellissimo libro sull'infanzia vissuta in quegli anni , anche qui da parte di un futuro storico: il Saul Friedlãnder di "A poco a poco il ricordo", tradotto dal francese in italiano da Natalia Ginzburg per Einaudi. Feuchtwanger evoca nei suoi ricordi d'infanzia un ambiente non dissimile, ovattato da quella profonda cultura e dal senso di appartenenza a una civiltà che stava invece per ripudiare lui e tanti altri. Edgar e la sua famiglia faranno in tempo ad andare lontano, e così a sopravvivere. Ma nella loro dolcezza, questi ricordi sono lo specchio feroce della realtà che si stava disegnando in quegli anni.