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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Giornale Rassegna Stampa
29.01.2014 Ma perché la Shoah continua a 'tenere banco' dopo 70 anni ?
la domanda offensiva di Marcello Veneziani

Testata: Il Giornale
Data: 29 gennaio 2014
Pagina: 1
Autore: Marcello Veneziani
Titolo: «La Shoah ha sfrattato il crocefisso»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 29/01/2014, in prima pagina, l'articolo di Marcello Veneziani dal titolo "La Shoah ha sfrattato il crocefisso".


Marcello Veneziani

Marcello Veneziani si chiede perché "un evento tragico di set­tant’anni fa, unico tra gli orrori, tiene banco in maniera così prolun­gata, unanime e pervasiva nei media e nelle rievocazioni ", più della crocifissione.
Mah, forse perché la Shoah ha 'solo' 70anni, mentre la crocifissione circa un paio di millenni?
Noi siamo contrari alla pena di morte e, ovviamente, troviamo orribile quella per crocifissione toccata a Gesù. Ma questo non ha nulla a che vedere con lo sterminio di un popolo, né con l'Occidente dei nostri tempi- E' un problema che riguarda gli antichi romani, semmai. Estremamente offensivo il ragionamento sulla Shoah, aggiungeremmo anche ignorante delle cause che l'hanno prodotta.


Ecco il pezzo:

Perché un evento tragico di set­tant’anni fa, unico tra gli orrori, tiene banco in maniera così prolun­gata, unanime e pervasiva nei media e nelle rievocazioni? Perché col pas­sare degli anni anziché sopirsi, si acu­isce la memoria della Shoah, oggi più di trent’anni fa? Non intendo aprire polemiche, si tratta di doman­de vere. Provo a rispondere senza fa­re alcuna valutazione. La Shoah sta prendendo il posto della crocifissio­ne di Gesù Cristo. Ovvero è l’Evento Cruciale che segna il Lutto Incancel­labile per l’Umanità, lo Spartiacque Unico dei tempi e l'avvento del Male Assoluto, con la Redenzione seguen­te. Stavolta non è il Figlio di Dio a fini­re in Croce e sacrificarsi per noi, ma è un popolo a essere immolato, eletto o maledetto secondo le due versioni classiche, e a redimere l'uomo dal Male. Benché Assoluto, il Male sta­volta è storico e non satanico. E prelu­de non alla Resurrezione ma alla Li­berazione. Non l'ascesa dei risorti in cielo ma la liberazione degli insorti in terra. Non riesco a trovare altra spiegazione all'Enfasi Assoluta, Indi­scutibile, Indelebile sulla Shoah. Questo forse spiega il tacito, inespri­mibile fastidio che sfiora quanti pu­re non c’entrano nulla coi negazioni­sti e coi razzisti né denunciano cam­pagne di speculazione sull'olocau­sto: Cristo ieri messo in croce oggi messo tra parentesi. Con Lui si relati­vizza la fede, la civiltà cristiana. Al Suo posto c’è la Shoah,religione dell' umanità, Auschwitz prende il posto del Golgota e il 27 gennaio sostitui­sce il Venerdì Santo.

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