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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica Rassegna Stampa
13.01.2014 Obama e il nucleare iraniano: un errore tira l'altro
di questo passo gli ayatollah otterranno presto la bomba, altro che 'pace'

Testata: La Repubblica
Data: 13 gennaio 2014
Pagina: 15
Autore: Redazione di Repubblica
Titolo: «Al via l'accordo sul nucleare iraniano Obama: 'Diamo una chance alla pace'»

Riportiamo da REPUBBLICA di oggi, 13/01/2014, a pag. 15, l'articolo dal titolo "Al via l'accordo sul nucleare iraniano Obama: Diamo una chance alla pace".

Solo Obama poteva pensare di dare una "chance alla pace" alleggerendo le sanzioni al nucleare iraniano. Quando gli ayatollah avranno la bomba nucleare, che pace potrà esserci ? Buono il titolo di Repubblica.
Ecco il pezzo:

WASHINGTON - L'attuazionedell'accordo di Ginevra sul nucleare iraniano scatterà, come previsto, il 20 gennaio. Lo ha confermato l'agenzia iraniana ma citando "fonti ufficiali". Anche il presidente Obama conferma: in una nota dove ha ribadito ancora una volta la soddisfazione per l'accordo raggiunto. "E la prima volta in decenni - ha detto - che l'Iran è d'accordo su specifiche azioni per fermare il progresso del proprio programma nucleare". Poi si è cautelato dalle accuse dei falchi: "le sanzioni saranno alleggerite solo fin quando Teheran dimostrerà di rispettare l'intesa". Poi il presidente ha aggiunto: "si tratta di un modesto sollievo e in caso di violazione dei termini saranno adottate nuove misure punitive". II "modesto sollievo" è stato anche quantificato: 4,2 miliardi di dollari che però finirebbero nelle mani degli iraniani solo alla fine dei sei mesi di prova, ovvero il prossimo 20 luglio. Fino ad allora - e su questo punto Obama è stato chiarissimo - il presidente porrà il veto su qualsiasi provvedimento del Congresso che prevede nuove sanzioni. "Non ho illusioni su quanto sarà difficile raggiungere l'obiettivo, ma per il bene della pace è il tempo di dare una possibilità alla democrazia".

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