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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
06.01.2014 Israele: i calciatori potranno indossare la kippah mentre giocano
la decisione dell'Associazione israeliana calcio

Testata: Corriere della Sera
Data: 06 gennaio 2014
Pagina: 42
Autore: Redazione del Corriere della Sera
Titolo: «Vietato dalla Fifa, permesso in Israele. I calciatori in campo con la kippah»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 06/01/2014, a pag. 42, l'articolo dal titolo "Vietato dalla Fifa, permesso in Israele. I calciatori in campo con la kippah".

Non si potrebbe, il regolamento della Fifa parla chiaro, ma in Israele hanno deciso di fare un'eccezione, una deroga alle leggi della Federazione internazionale del pallone . I calciatori ebrei religiosi potranno infatti scendere in campo con lo zuccotto (la «kippa») in testa. Lo scrive il quotidiano israeliano Maariv, che racconta come sulla questione si sia innescato un aspro braccio di ferro fra l'Associazione israeliana calcio e gli sportivi religiosi, per lo più impegnati in squadre minori. In ossequio alle disposizioni della Fifa, l'Associazione israeliana ha vietato la settimana scorsa ai calciatori l'ostentazione di un copricapo qualsiasi, ebraico o musulmano. Agli arbitri è stato chiesto di segnalare questa forma di indisciplina e ai giocatori è stato chiarito che rischiavano sanzioni disciplinari. Ma le pressioni in senso inverso sono state tali che l'Associazione israeliana è stata presto obbligata a fare retromarcia, in deroga alle istruzioni giunte dalla Fifa. Fra i calciatori distintisi nella protesta Maariv menziona Yair Cohen Zedek del Maccabi Jaffa, e Guy Dayan dell'Hapoel Akko.

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