Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Scrivo in riferimento alle notizie odierne su Dieudonné, dopo aver visto il servizio su RAI 1 al telegiornale delle 20. Mezz'ora prima avevo visto il telegiornale su ARTE (canale francese) e ho quindi notato la differenza: su ARTE il commento sonoro sull'appoggio a D. da parte dei sostenitori della "libertà d'espressione" accompagnava immagini di persone vivacemente dimostranti palesemente islamiche (donne con il velo e uomini molto facilmente riconoscibili come arabi), mentre le immagini di RAI 1 erano più neutre, non c'erano donne e l'aspetto arabo degli uomini era meno notabile in quel brevissimo flash. Niente di nuovo: certo nessuno fa notare (1) che i principali attori dell'antisemitismo sono gli arabo-islamici, cioè gli stessi che organizzano manifestazioni oceaniche nelle capitali occidentali contro Israele mentre i commentatori di telegiornali di qualunque paese evidenziano sempre il grande dissenso contro Israele senza minimamente analizzare la tipologia dei dimostranti, pur evidente a prima vista. (2) nessuno fa neppure notare a un pubblico di massa come i sostenitori della "libertà d'espressione" si guardano bene dal pretenderla nei loro paesi d'origine, ma sono pieni di pretese nei paesi di cui sono ospiti (l'ho personalmente toccato con mano in un "incidente" sul mio lavoro). La TV francese non dice, ma fa vedere, chi vuole può intendere, la Tv italiana è più sottile, sceglie le immagini, impedisce anche la libertà di capire.
Clara Wax
Ha ragione, la Rai è una fonte di (dis)informazione enorme, ma anche i colossi prima o poi gli si vedono i piedi di argilla. Cerchiamo di dare una mano. Per un giornalista onesto lavorare in quella palude deve essere difficile. IC redazione