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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Rassegna Stampa
23.12.2013 Iran: la Bonino gioisce, noi dovremmo preoccuparci
Commento di Fiamma Nirenstein

Testata:
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Se l'Italia diventa la porta dell'Iran»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 23/12/2013, a pag.13, con il titolo "Se l'Italia diventa la porta dell'Iran", il commento di Fiamma Nirenstein, l'unico criitico in un mare di elogi per la missione del nostro Ministro degli Esteri Emma Bonino.
Dopo l'articolo, riportiamo i titoli di alcuni  quotidiani, simili nell'impostazione a quelli di tutti gli altri.

Emma Bonino, a destra con il velo   Fiamma Nirenstein

Onestamente, e con la convinzione che il ministro Emma Bonino, che è, per storia politica, pacifista, abbia gestito un ruolo di avanguardia per l'Italia nell'ondata di eccitazione che ha pervaso il mondo dopo il primo accordo fra l'Iran e i P5+1, vorrei suggerire un brivido profondo per tutti gli italiani quando un personaggio come il presidente iraniano Hassan Rohani dichiara che "l'Italia ha giuocato il ruolo di partner importante della Repubblica islamica ed è la nostra porta Europa". In realtà, se ci resta qualche senso della nostra storia, della nostra civiltà e anche dei nostri interessi strategici,deve riempirci di sgomento l'idea che la storia potrà giudicarci per avere aperto una porta tanto pericolosa, e che non basta la speranza che l'Iran intenda davvero rinunciare all'uso militare dell'arricchimento atomico, quando l'attuale accordo, della durata di sei mesi, è da tutti, compreso gli USA, visto come incerto e traballante rispetto a un rinnovo positivo. La questione iraniana non è soltanto quella atomica: siamo di fronte a un Paese problematico da ogni punto di vista, pericoloso per il genere umano perchè guidato da criteri integralisti e imperialisti. E' il maggiore esportatore di terrorismo su almeno tre continenti, fiancheggia e finanzia i peggiori assassini di Bashar Assad, è il burattinaio degli Hezbollah, un'organizzazione terrorista che combatte per Assad e agisce in tutto il mondo. L'Iran è un paese che da quando Rohani è presidente ha giustiziato 400 persone, che impicca gli omosessuali e perseguita dissidenti e donne. Rohani è il presidente che sfoltendo una lunga lista, il leader supremo Khamenei, il capo che ha appena chiamato Israele "un cane rabbioso da eliminare" e ha fatto scandire ai suoi "morte all'America" ha spinto avanti fino all'elezione. Dai tempi di Khomeini è uno dei più fedeli funzionari del regime. La stampa internazionale ha sempre amato definirlo un moderato. Rohani, quando nel 2003 l'Iran decise di nascondere lo sviluppo del nucleare e il missile Shahab 3 divenne operativo, era consigliere per la sicurezza nazionale. Ha dichiarato nel 2006: "Mentre parlavamo agli europei a Teheran, istallavamo parti degli impianti di Ishfahan". Non è forse giusto sospettare che stia facendo lo stesso mentre parla all'Italia?

 La Repubblica- La Bonino da Rohani,niente errori sul nucleare

Il Messsaggero- Iran, Bonino in visita "è l'ora dell'amicizia"

La Stampa- Rohani all'Italia "siete la nostra porta sull'Occidente"

L'Unità- Bonino a teheran "rafforzare il dialogo, così rafforziamo il dialogo con UE"

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