Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Quegli ebrei udinesi che contribuirono a fare il Risorgimento Recensione del libro ' La società udinese e gli ebrei fra la Restaurazione e l'età unitaria' di Emanuele D'Antonio
Testata: Libero Data: 10 dicembre 2013 Pagina: 31 Autore: Redazione di Libero Titolo: «Quegli ebrei udinesi che contribuirono a fare il Risorgimento»
Riportiamo da LIBERO di oggi, 10/12/2013, a pag. 31, l'articolo dal titolo " Quegli ebrei udinesi che contribuirono a fare il Risorgimento ".
Alungo, più che di Friuli Venezia Giulia, si poté parlare di Friuli Venezia Giudea. Nell'accurato volume La società udinese e gli ebrei fra la Restaurazione e l'età unitaria (Istituto Pio Paschini, pp. 288, euro 20), Emanuele D'Antonio mostra il peso della comunità giudaica nell'evoluzione politica del Nord-est italiano e nello sviluppo del processo risorgimentale. L'autore, in particolar modo, evidenzia i rapporti degli ebrei udinesi con le istituzioni laiche e religiose durantegli anni che portarono il Friuli dall'appartenenza all'impero asburgico all'adesione al Regno d'Italia. Se le relazioni con le autorità civili furono piuttosto buone (i giudei passarono da un'«emancipazione parziale» sotto gli austriaci a una completa acquisizione di diritti nello Stato italiano), i legami con la Chiesa cattolica furono decisamente più burrascosi. Non mancarono infatti, in quegli anni, numerosi casi di conversioni forzate di ebrei sequestrati ai loro genitori, per attuare i cosiddetti «battesimi per frode». In questomodo la Chiesa palesava la sua avversione alla mentalità giudaica, considerata sintomo di modernizzazione laica e illuministica. E soprattutto svelava il timore, presto dimostratosi fondato, che gli ebrei, partecipando al Risorgimento, contribuissero a demolire il potere temporale del papato.
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