Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Ho vissuto a lungo negli Stati Uniti e sono appena rientrata in Italia. Nella casa bianca, sono seduti molti membri dei Fratelli Musulmani che dettano la politica per il MO, perchè Hussein è un fantoccio nelle loro mani. Solo a guardare l'annello che ha al dito che dice"Allah Akbar". L'Arabia Saudita si metterà contro l'Iran con Israele, ci sono gia accordi segreti. Israele è sola ad avere il coraggio di distrugere il nucleare dell'Iran. Penso che quando lo farè , il mondo si accorgerà che la salvezza verrà da questo piccolo paese che fa la fierezza di noi tutti ebrei del mondo. Gli Stati Uniti sono finiti da un bel po' da quando Obama è salito al potere. I Russi saranno solo in Egitto, perchè il resto del MO non li vuole, sopratutto che ci sono già i Cinesi, che hanno già comprato l'America, e cosi queste 2 potenze si divideranno il mondo. Rimane l'Europa. L'Europa dovrebbe associarsi con Israele,come dice cosi bene Ugo Volli, perchè il pericolo Islamico è reale, e saremmo travolti. Dunque ci saranno 3 potenze nel mondo: la Russia, la Cina e gli islamici. Siamo veramente messi male.
Viviane
Non siamo d'accordo sulla sua definizione di Obama, compreso l'anello che ci pare del tutto improbabile. Gliel'ha visto lei al dito ? e ne ha letto anche l'iscrizione ? Obama non è venduto all'Islam, magari fosse così semplice la spiegazione della sua politica estera, si potrebbe sempre 'ricomprarlo' ! Obama esprime invece quella parte della storia americana, comune a tutti, si veda Roosevelt, che crede nell'isolazionismo. Da qui i fallimenti, uno dopo l'altro. In più, i suoi consiglieri sono stati da sempre Rahm Emanuel e David Axelrod, ebrei americani, che hanno una visione globale della politica condizionata dall'utopia pacifista. Il risultato è che non distinguono più gli alleati dagli avversari. Questo non deve indurre al pessimismo, prima o poi l'imprevisto arriva. IC redazione