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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Come si sconfiggono i nemici 09/09/2013
Gent.mo sig. Volli,

Il suo è uno scritto di rilievo. Non posso che essere d'accordo. Si dice però : aiutati che il ciel t'aiuta. Le odierne polemiche cristiano-cattoliche si fondano, da parte cattolica, su argomenti relativamente facili da abbattere. O affrontate la battaglia etico-teologica in modo frontale ed energico o sarete sempre "dalla parte del torto". Guardate come i teologi del Cairo polverizzarono a suo tempo papa Ratzinger. Per me è una lezione. Le munizioni le avete: usatele!

Auguri.

Leo Bing, Svizzera

Risponde Ugo Volli:

Gentile lettore,
le discussioni fra ebrei e cristiani iniziarono ai tempi di Paolo di Tarso. Ci furono delle celebri dispute nel medioevo, organizzate dai reali di Spagna e di Francia fra illustri rabbini e teologi cristiani (famosa quella del 1263 che coinvolse il grande mistico ebraico Nachmanide). Di solito il rislutato di queste discussioni, comunque andassero era un'andata di persecuzioni e spesso il rogo del rappresentante ebraico. Si sono scritti infiniti libri per dire una cosa semplicissima, che in una provincia romana le condanne a morte venivano decise dal procuratore romano e non certo dalla popolazione soggetta. Del resto, anche i Vangeli, a leggerli con un minimo di lucidità, dimostrano che le decisioni su Gesù le prese Ponzio Pilato. Senonché il "popolo deicida" che porta nei secoli l'accusa di questa condanna non sono i romani, ma gli ebrei. Purroppo anche nel mondo contemporaneo i dissidi religiosi non si risolvono con dibattiti teologici. Non so se i religiosi del Cairo abbiano " polverizzato a suo tempo Ratzinger  ", come scrive lei, perché di fatto a Ratisbona aveva ragione lui. Ma so per certo che non si sconfigge Al Queida dimostrando loro che Maria era davvero vergine, o che il Corano ha dei passi che invitano alla tolleranza. Purtroppo per fermare gli omicidi (di qualunque fede) ci vogliono i fatti e non le parole. La barriera che c'è oggi e che difende gli ebrei dalla continuazione della Shoà non sono discorsi teologici. E' un fatto storico, l'esistenza dello stato di Israele. 


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