Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Egitto: ancora scontri tra sostenitori dei Fratelli Musulmani ed esercito almeno sei i morti
Testata: Corriere della Sera Data: 31 agosto 2013 Pagina: 18 Autore: Redazione del Corriere della Sera Titolo: «Egitto, la Fratellanza torna in piazza. Almeno sei i morti»
Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 31/08/2013, a pag. 18, la breve dal titolo "Egitto, la Fratellanza torna in piazza. Almeno sei i morti".
Sostenitori di Morsi
IL CAIRO — Ancora morti in Egitto, almeno sei secondo le fonti ufficiali, nelle prime proteste di massa della Fratellanza musulmana dalla strage di due settimane fa con centinaia di manifestanti uccisi dalle forze dell’ordine. Nonostante l’arresto di quasi tutti i leader del movimento, la base non demorde e continua a chiedere il rilascio dell’ex raìs Mohammad Morsi e il ritorno alla «legalità». Il «venerdì decisivo», come è stata chiamata la nuova protesta, è avvenuto in un Paese presidiato massicciamente dai militari e dalla sicurezza, appoggiati dai «comitati popolari» anti Morsi ormai diffusi ovunque. I primi scontri si sono avuti in mattinata, con un attacco armato contro un checkpoint a Heliopolis, dove sorge il palazzo presidenziale, e un poliziotto ucciso. Dopo la preghiera, marce dei Fratelli sono avvenute al Cairo, Alessandria, Mansoura, Tanta, Port Said, mentre i carri armati presidiavano i centri nevralgici e le piazza simbolo della capitale, da Tahrir a Rabaa, venivano chiuse. Ovunque si sono registrati scontri, soprattutto tra manifestanti e «residenti». A Bahna, nel Delta, sono stati questi ultimi ad assediare un gruppo di Fratelli in una moschea, liberati poi dalle forze dell’ordine. Alla fine di un’ennesima giornata di paura e confusione, mentre alle 19 entrava in vigore il coprifuoco, il bilancio contava tre morti al Cairo e tre in altri luoghi, decine di feriti e di arresti.
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