Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Iran, 42 persone impiccate in 7 giorni sotto la presidenza del 'moderato' Hassan Rohani non è cambiato nulla
Testata: Libero Data: 10 luglio 2013 Pagina: 19 Autore: Simona Verrazzo Titolo: «Nessuna svolta in Iran, 42 persone impiccate in 7 giorni»
Riportiamo da LIBERO di oggi, 10/07/2013, a pag. 19, la breve di Simona Verrazzo dal titolo "Nessuna svolta in Iran, 42 persone impiccate in 7 giorni".
Hassan Rohani
In Iran la vittoria alle presidenziali, in giugno, del moderato Hassan Rohani era stata salutata come uno sperato segnale di cambiamento, anche nell’argomento tabù che è il rispetto dei diritti umani. Ma nel regime degli ayatollah nulla sembra destinato a portare buone nuove: Mahmoud Ahmadinejad è ancora in carica, ci resterà fino ad agosto, e le condanne a morte proseguono al ritmo serrato di sempre. Tra il 4 e l’8 luglio ne sono state eseguite 21, così come riportato dal sito Nessuno Tocchi Caino, che cita come fonti due ong: Human Rights Activists News Agency e Iran Human Rights. Le esecuzioni, per impiccagione, vanno ad aggiungersi alle 25 avvenute tra il 2 e il 3 luglio, denunciate sempre da Iran Human Rights, per un totale di almeno quarantadue dall’inizio del mese. Per molti l’accusa è di Moharebeh (comportamento ostile verso Dio), anche se, per esempio, si tratta di partecipazione a una rapina a mano armata. Questa parola in Iran viene usata per le ragioni più disparate, che non ha nulla a che vedere con la religione. E per far capire che non è cambiato nulla ecco l’ennesima fatwa anti-occidentale, stavolta contro la cravatta: indossarla è una forma “deviata” di abbigliamento che si ispira a popoli infedeli.
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