Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Siria: Assad fa saltare tutti i vertici del partito Baath cronaca di Maurizio Stefanini
Testata: Libero Data: 09 luglio 2013 Pagina: 19 Autore: Maurizio Stefanini Titolo: «Assad fa saltare tutti i vertici del partito Baath»
Riportiamo da LIBERO di oggi, 09/07/2013, a pag. 19, l'articolo di Maurizio Stefanini dal titolo " Assad fa saltare tutti i vertici del partito Baath".
Bashar al Assad
L’opposizione siriana ha offerto una tregua per il Ramadan che probabilmente va intesa come un segno di affanno di fronte all’offensiva dei governativi verso Homs, martellata da bombardamenti aerei che hanno distrutto i due terzi delle aree tenute dai ribelli: gli stessi Stati Uniti sarebbero scontenti per i crescenti problemi dei ribelli, e anche il caos in Egitto tende a avvantaggiare Bashar Assad, sebbene l’arrivo di armi saudite ai ribelli potrebbe in prospettiva portare a nuova svolte. Ma il ruolo saudita avviene nel quadro di una rivalità crescente con il Qatar che è venuta allo scoperto anche in Egitto, e che minaccia di dividere gli oppositori tra filo-sauditi e filo-qatarini. La notizia principale che arriva dalla Siria, anche se è tutta da decifrare, è però che lo stesso Bashar Assad ha deciso di sostituire completamente la dirigenza nazionale del partito Baath. In pratica, resta solo lui. Tra i sostituiti c’è stesso lo vice presidente Farouk al-Sharaa: un 73enne fedelissimo del regime, che tra 1984 e 2006 fu alla testa del ministero degli Esteri. L’annuncio è stato dato dalla tv di Stato, e a nome del Baath un portavoce di nome Fayez Sayegh ha spiegato che la mossa è stata fatta per “infondere nuovo sangue nel partito”. L’avvicenda - mento avrebbe dovuto in realtà essere fatto da diverso tempo, ma era stato continuamente rinviato per via della guerra. Dunque, la decisione potrebbe indicare che Bashar Assad, se proprio non è convinto di aver ormai vinto la guerra, vuole comunque dare questo segnale, ostentando tranquillità.
Per inviare la propria opinione a Libero, cliccare sull'e-mail sottostante