Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Siria: Assad fa saltare tutti i vertici del partito Baath cronaca di Maurizio Stefanini
Testata: Libero Data: 09 luglio 2013 Pagina: 19 Autore: Maurizio Stefanini Titolo: «Assad fa saltare tutti i vertici del partito Baath»
Riportiamo da LIBERO di oggi, 09/07/2013, a pag. 19, l'articolo di Maurizio Stefanini dal titolo " Assad fa saltare tutti i vertici del partito Baath".
Bashar al Assad
L’opposizione siriana ha offerto una tregua per il Ramadan che probabilmente va intesa come un segno di affanno di fronte all’offensiva dei governativi verso Homs, martellata da bombardamenti aerei che hanno distrutto i due terzi delle aree tenute dai ribelli: gli stessi Stati Uniti sarebbero scontenti per i crescenti problemi dei ribelli, e anche il caos in Egitto tende a avvantaggiare Bashar Assad, sebbene l’arrivo di armi saudite ai ribelli potrebbe in prospettiva portare a nuova svolte. Ma il ruolo saudita avviene nel quadro di una rivalità crescente con il Qatar che è venuta allo scoperto anche in Egitto, e che minaccia di dividere gli oppositori tra filo-sauditi e filo-qatarini. La notizia principale che arriva dalla Siria, anche se è tutta da decifrare, è però che lo stesso Bashar Assad ha deciso di sostituire completamente la dirigenza nazionale del partito Baath. In pratica, resta solo lui. Tra i sostituiti c’è stesso lo vice presidente Farouk al-Sharaa: un 73enne fedelissimo del regime, che tra 1984 e 2006 fu alla testa del ministero degli Esteri. L’annuncio è stato dato dalla tv di Stato, e a nome del Baath un portavoce di nome Fayez Sayegh ha spiegato che la mossa è stata fatta per “infondere nuovo sangue nel partito”. L’avvicenda - mento avrebbe dovuto in realtà essere fatto da diverso tempo, ma era stato continuamente rinviato per via della guerra. Dunque, la decisione potrebbe indicare che Bashar Assad, se proprio non è convinto di aver ormai vinto la guerra, vuole comunque dare questo segnale, ostentando tranquillità.
Per inviare la propria opinione a Libero, cliccare sull'e-mail sottostante