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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa Rassegna Stampa
02.07.2013 Tunisia: laici contro gli islamisti di Ennahda
ma qualcuno crede ancora alla 'primavera'

Testata: La Stampa
Data: 02 luglio 2013
Pagina: 13
Autore: Redazione della Stampa
Titolo: «Contrasti insanabili fra Ennahda e i partiti laici in Assemblea»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 02/07/2013, a pag. 13, la breve dal titolo "Contrasti insanabili fra Ennahda e i partiti laici in Assemblea".

Nella prima riga si legge "Anche la Tunisia, il Paese che ha dato il via alla Primavera araba, rischia uno stallo di tipo «egiziano» mentre le tensioni fra la società laica e gli islamisti salafiti continuano a salire". Ancora con la favola della Primavera araba? Tunisia, Egitto e Libia sono passati da dittature laiche a dittature islamiche. Nessuna 'primavera'.
 Quella che viene definita genericamente 'opposizione' poche righe sotto, è l'ultimo barlume di laicità presente in Tunisia, quella che si oppone agli islamisti e ai salafiti, quella che viene scarsamente considerata dai media internazionali.
Ecco la breve:

Anche la Tunisia, il Paese che ha dato il via alla Primavera araba, rischia uno stallo di tipo «egiziano» mentre le tensioni fra la società laica e gli islamisti salafiti continuano a salire. L’Assemblea costituente tunisina ha confermato ieri le sue divisioni apparentemente insanabili sulla nuova bozza della Costituzione che ha iniziato a esaminare. Ratificata il mese scorso dal presidente dell’Assemblea costituente, la bozza è stata discussa da una sessione plenaria di cui facevano parte anche l’ex presidente della Repubblica Foued Mbazaa, il leader del partito islamico di maggioranza «Ennahda» Rached Ghannouchi, il ministro della Giustizia Nadhir Ben Ammou e il presidente della prima Assemblea costituente del 1956 Mustapha Filali. Durante la presentazione di Habib Khedher sono state numerose le contestazioni della bozza da parte dell’opposizione, tanto da costringere il presidente dell’Assemblea, Mustapha Ben Jaafar, a interrompere la seduta e a rinviarla sine die. Il responsabile dell’Assemblea Meherzia Laabidi ha condannato l’opposizione, accusandola di «contrastare l’interesse generale del Paese».

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