Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Della serie 'Scontro di civiltà? Noooooo' Kuwait, donna condannata a 11anni di carcere per aver criticato su twitter l'emiro
Testata: La Stampa Data: 11 giugno 2013 Pagina: 17 Autore: Redazione della Stampa Titolo: «Insulta l’emiro su Twitter. Condannata a undici anni»
Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 11/06/2013, a pag. 17, l'articolo dal titolo "Insulta l’emiro su Twitter. Condannata a undici anni".
Emiro del Kuwait
Il Kuwait ha condannato ieri una donna a 11 anni di carcere per aver scritto su Twitter frasi giudicate insultanti contro Sheikh Sabah al-Ahmad al-Sabah, l’emiro del piccolo e ricchissimo Stato sul Golfo Persico.
La 37enne, Huda al-Ajmi, è un’insegnante, e, secondo la sentenza, è stata riconosciuta colpevole di tre capi di accusa: insulti all’emiro, istigazione a rovesciarlo e cattivo utilizzo del cellulare. Alla donna sono stati sommati i capi di accusa, cinque anni di prigione per i primi due, più un anno per il terzo, per un totale di 11. Si tratta della condanna più dura di questo genere in Kuwait, un Paese considerato tra i più moderati dell’area del Golfo. Huda è anche la prima donna a ricevere una sentenza così pesante. La blogger, che ha respinto le accuse, dovrà immediatamente scontare la sua pena, ma potrà fare appello. Dallo scorso ottobre il governo ha lanciato una campagna di repressione contro i militanti sul web e secondo Human Rights Watch dall’inizio del 2013 sono almeno 25 le persone condannate per reati simili.
Gli Stati Uniti, maggiore alleato dell’emiro e con 15 mila militari nel Paese, hanno chiesto che il Kuwait rispetti la libertà di espressione.
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