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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Corriere della Sera - Il Giornale Rassegna Stampa
13.05.2013 Proteste in Israele: aumento delle tasse & letto matrimoniale di Bibi/Sara
cronache di Rolla Scolari, Redazione del Corriere della Sera

Testata:Corriere della Sera - Il Giornale
Autore: Redazione del Corriere della Sera - Rolla Scolari
Titolo: «Quel letto sull'aereo e le spese di Netanyahu - Austerity pure in Israele. E la gente scende in piazza»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 13/05/2013, a pag. 15, l'articolo dal titolo " Quel letto sull'aereo e le spese di Netanyahu ". Dal GIORNALE, a pag. 16, l'articolo di Rolla Scolari dal titolo " Austerity pure in Israele. E la gente scende in piazza ".
Ecco i pezzi:

CORRIERE della SERA - " Quel letto sull'aereo e le spese di Netanyahu ",
ovvero quando dettagli pesano più di un attacco politico:


Bibi Netanyahu con la moglie Sara

GERUSALEMME — Valanga di critiche per le spese di Benjamin Netanyahu. In piena austerity, il premier israeliano ha chiesto che un letto matrimoniale per lui e la moglie venisse montato sull'aereo che il mese scorso lo ha portato ai funerali di Margaret Thatcher. Costo: 127 mila dollari, a cui se ne erano aggiunti altri 300 mila per il volo, durato 5 ore e mezzo. Già in febbraio la stampa aveva reso noto che ogni anno il governo spende quasi 3 mila dollari del budget in gelati per il premier. Sprechi che fanno scalpore, specialmente adesso che il neoministro delle Finanze, Yair Lapid, ha proposto un piano di tagli e aumenti delle tasse per ridurre il deficit dello Stato. Una politica economica che combina una riduzione delle spese militari (quasi 800 milioni di euro in meno) all'innalzamento dell'1,5% (1% per le aziende) di imposte e Iva. L'esercito teme che la sforbiciata multimilionaria possa compromettere l'efficienza delle sue forze, impegnate sul fronte siriano, nella lotta agli Hezbollah e in allarme per la minaccia nucleare di Teheran. A soffrire di più per il programma Lapid sarà però la classe media, che, delusa, ha già manifestato sabato scorso per le strade di Tel Aviv. A protestare erano in 10 mila. Il malcontento riguarda soprattutto gli elettori «traditi» di Lapid, che confidavano in un piano di austerità punitivo solo nei confronti dei più ricchi.

Il GIORNALE - Rolla Scolari : " Austerity pure in Israele. E la gente scende in piazza "


Rolla Scolari                     Yair Lapid

Sventolano bandiere del­la G­recia alla prima mani­festazione in Israele con­tro quell'austerity che da mesi riempie le piazze europee.
«Basta, abbassate le tasse», è uno dei cori scanditi sabato se­ra­al corteo che per ore ha bloc­cato il cuore di Tel Aviv. Quasi diecimila persone hanno mar­ciato nelle piazze e i boulevard chic del centro, quelli dei caffè e dei locali notturni, gli stessi che nell'estate 2011 sono stati teatro delle proteste sociali contro il carovita.
La piazza protesta contro il piano di bi­lancio presentato la settimana scorsa e di­scusso oggi dal gabinetto del premier Benjamin Netan­yahu. Le misure di austerity in­trodotte mirano a colmare un deficit di 850 milioni di euro, il 4,2% del Pil: il doppio rispetto alle aspettative degli economi­sti per l'anno. Il ministro delle Finanze Yair Lapid, ex giornali­sta televisivo e stella delle ele­zioni di gennaio, ha proposto tagli alla spesa pubblica da 538 milioni di euro: toccano educa­zione, sanità, welfare, traspor­ti e difesa. Il piano prevede an­che aumenti delle tasse senza precedenti: la tassa sul reddito aumenta del'1,5% per chi gua­dagna più di mille euro al me­se
e l'Iva sale dal 17 al 18%. Fa discutere poi quella che sui giornali è stata definita la «tas­sa sull’oltretomba»: il governo ha dovuto smentire che dal­l’anno prossimo gli eredi do­vranno pagare una quota an­nuale municipale per ogni tomba o loculo nei cimiteri (an­che se, per esempio, si tratta di una tomba di famiglia vecchia di anni). Le nuove misure costeran­no in­media alle famiglie israe­liane 640 euro all'anno, secon­do i primi calcoli. È un colpo per la classe media israeliana, che da anni lamenta il costo troppo alto della vita nel Pae­se. Ed è più duro perché in arri­vo da quel politico sostenuto alle elezioni anche dal movi­mento che nel 2011 fu il moto­re delle proteste sociali. Alcu­ni manifestanti indossano ma­schere di cartone con la faccia telegenica del ministro delle Finanze. Per molti di loro, La­pid ha tradito la sua base: «È di­ventato qualcuno attraverso questo movimento di protesta e ora ci sta fregando tutti», dice Karmit, 31 anni, studentessa di legge ma anche impiegata della compagnia aerea di ban­diera El Al. «Le nuove misure mi toccano profondamente: pagherò troppo in tasse».
Il 62,5% della popolazione è
contrario alle nuove misure e il 40,6% pensa che la propria si­tuazione economica peggiore­rà nei prossimi mesi, racconta un sondaggio pubblicato dal quotidiano Israel HaYom . La popolarità di Lapid intanto è in calo: il 53,9% degli israeliani dice di aver perso fiducia nell' eroe della classe media che aveva promesso in campagna elettorale di difendere la clas­se media. «Torna in tv», è scrit­to sul cartello di Adi Gotlib, ma­nifestante e giovane attrice che si chiede perché l'ex gior­nalista Lapid non vada «a pren­dere i soldi dai tycoon e non da noi», come recita su Facebook lo slogan della protesta.
I leader dell'opposizione at­taccano, ma il neo ministro non sembra farsi scalfire: ha definito il piano di bilancio «un male necessario» e critica i manifestanti che «protestano contro loro stessi»: «La classe media non può permettersi di lasciare che l'economia collas­si », ha detto in tv.
In Israele, c'è chi pensa che la matricola della politica La­pid abbia sbagliato ad accetta­re un incarico così complicato come le Finanze in tempo di crisi. Dall'altra, c'è chi dice che le critiche fortifichino chi am­bisce a diventare premier, spie­ga al Giornale Lilac Sigan, gior­nalista e per anni opinionista del
Globes , giornale finanzia­rio israeliano. Per l'avvenire politico di Lapid i prossimi me­si saranno cruciali: «Quello che non è chiaro- dice Sigan- è quale siano i progetti per il fu­turo. Questo piano è stato ap­provato in fretta. Ora servono riforme reali per risanare l'eco­nomia ».

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