Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Siria: Assad usa le armi chimiche le dichiarazioni del generale israeliano Itay Brun
Testata: Il Foglio Data: 24 aprile 2013 Pagina: 3 Autore: Editoriale del Foglio Titolo: «La linea rossa in Siria»
Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 24/04/2013, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "La linea rossa in Siria".
Itay Brun
Ieri il generale Itay Brun, capo del settore ricerche dell’intelligence israeliana, ha parlato a una conferenza all’Istituto per gli studi sulla Sicurezza nazionale. “La Siria ha usato armi chimiche”, ha detto. Un secondo ufficiale israeliano, che non ha voluto che il suo nome fosse pubblico, ha detto che le armi chimiche sono state usate dall’esercito in almeno cinque casi, inclusi gli incidenti più famosi a Damasco e Aleppo il 19 marzo. “Dozzine di persone sono morte per colpa di gas tipo sarin” (che è un gas nervino, uno dei più micidiali). Gli israeliani sono convinti che il governo siriano abbia ordinato la dispersione di gas in piccole quantità, come test per saggiare la reazione internazionale. “Non l’hanno fatto per causare centinaia di vittime, è stata una prova”. Francia e Gran Bretagna, che grazie all’intelligence si sono procurate campioni di terreno nei luoghi degli attacchi, confermano: “Sono state usate armi chimiche”. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si tiene ancora sul vago e così offre un’ancora di salvezza all’Amministrazione americana, che aveva promesso un intervento militare in Siria in caso di attacchi con armi chimiche ma che è molto riluttante a impegnarsi per davvero. Obama ha detto chiaramente che le armi chimiche sono “la linea rossa” che il governo siriano non può attraversare. Ora Assad ha messo i piedi su quella linea. Come già detto ieri sul Foglio, è tempo che l’Amministrazione americana faccia sentire la sua presenza. Se non lo fa ora, dovrà farlo tra non molto, quando le bande estremiste tra i ribelli siriani metteranno le mani sui quei depositi di armi chimiche ora centellinate dal presidente Bashar el Assad.
Per inviare la propria opinione al Foglio, cliccare sull'e-mail sottostante