Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Il valore della parola 'sicurezza' in Israele 13/04/2013
Leggo qualche volta il vostro sito, e l'ho anche segnalato ad altri. Mi riferisco all'articolo «12.04.2013 Se anche il matrimonio gay diventa un appiglio per attaccare Israele» (http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=12&sez=120&id=48755). Il commento all'articolo dice «per poter permettere a Mohammed di stare in Israele, sono necessari dei controlli dovuti agli attentati terroristici palestinesi che ci sono stati in passato e che potrebbero ripetersi. E' un problema di sicurezza.» e poi l'articolo più avanti dice «Le unioni eterosessuali tra palestinesi, arabo-israeliani ed ebrei israeliani sono consentite, con la perversa postilla che proibisce però al residente dei Territori di trasferirsi nello Stato ebraico e riunirsi con il coniuge.». Sono d'accordo che la situazione in Israele sia difficile e richieda delle precauzioni per la sicurezza, ma rendere impossibile la convivenza di coniugi, dopo avere fatti tutti i controlli del caso (per chi lavoro, chi mi paga lo stipendio sul conto corrente, sulla dichiarazione dei redditi, dove vado in vacanza se vado all'estero pe rlunghi periodi, tutto quello che volete e che potrebbe servire), è esagerato. Il mio compagno ed io non abbiamo la stessa cittadinanza e quindi la nostra possibilità di vivere insieme è necessariamente legata alla possibilità che uno dei due paesi in cui siamo nati ci consenta di abitare e lavorare in uno stesso posto. Considero incivile che, dopo avere fatto tutti i controlli di sicurezza possibili ed immaginabili, non sia possibile per il coniuge non ebreo di un cittadino israeliano potersi stabilire nello stato di Israele.
saluti, Beatrice
Gentile Beatrice, non ci ha detto però in che paese vive, lei e il suo compagno, perchè un conto è vivere in un paese dove il terrorismo ha utilizzato persino donne che fingevano di essere incinte pur di trarre in inganno per potersi far esplodere. La parola "sicurezza" non viene purtroppo considerata come si dovrebbe. Iol suo ragiionamento è più che condivisbile, ma occore valutare in quale paese si applica. Grazie per i suoi apprezzamenti a IC, Redazione