Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Navi Pillay, ovvero i diritti umani in versione terrorista E' l'alto Commissario Onu per i diritti umani. Purtroppo
Testata: La Stampa Data: 06 aprile 2013 Pagina: 16 Autore: Redazione Titolo: «L'Onu agli Usa: Guantanamo va chiusa, viola i diritti'»
Sulla STAMPA di oggi, 106/07/2013, a pag.16, con il titolo "L'Onu agli Usa: Guantanamo va chiusa, viola i diritti'", una breve sull'ultima esternazione di Navi Pillay, ben nota per evitare accuratamente di rivolgere la propria attenzione sulle violazioni dei diritti umani nei paesi arabo-islamici. Nel suo mirino ci sono gli Usa e Israele. Per avere altre notizie sulle sue 'attività', scrivere il suo nome nella finestra in Home Page 'cerca nel sito'.
Navi Pillay
L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navi Pillay ha chiesto al governo americano di chiudere la base prigione di Guantanamo in quanto il carcere per sospetti terroristi nell’isola di Cuba è «in chiara violazione della legge internazionale». La Pillay si è detta «profondamente delusa» che l’amministrazione Obama non sia stata capace di chiuderlo «nonostante i ripetuti impegni»: la sua esistenza, ha detto, «mette gravemente in dubbio la posizione degli Stati Uniti come difensore dei diritti umani».
Pillay chiede almeno di rilasciare i detenuti che sono stati esonerati dall’aver avuto un ruolo nella guerra al terrorismo. Dei 166 rimasti a Guantanamo «metà potrebbero esser già trasferiti nel loro paese e in paesi terzi». Solo nove detenuti di Guantanamo sono stati incriminati o condannati da quando il carcere ha aperto i battenti nel 2002 e di recente il Southern Command, a cui fa capo la base prigione, ha chiesto all’erario 49 milioni di dollari per costruire un nuovo edificio per «prigionieri speciali» in aggiunta alle altre spese di ristrutturazione necessarie dopo che il Congresso ha deciso di tenere aperto il carcere a tempo indeterminato.
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