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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Zeruya Shalev, Quel che resta della vita 01/04/2013

Quel che resta della vita                     Zeruya Shalev
Traduzione di Elena Loewenthal
Feltrinelli                                                      euro 17

È una maestra delle solitudini, le incertezze, l'amore, l'erotismo, le paure, degli stati d'animo che si muovono frenetici dentro ognuno di noi, ma questa volta l'israeliana Zeruya Shalev, al suo quarto titolo, scrive un romanzo particolarmente intenso, fluviale, una storia impetuosa a più voci che ci travolge tra i labirinti psicologici di ogni personaggio principale. Sullo sfondo Hemda, una donna morente nata nell'ideologia ferrea del kibbutz (come Zeruya, oggi cinquantenne) e non ha saputo assolvere al suo ruolo materno: solo nelle ultime ore riesce a ricordare e a stabilire di fatto un campo invisibile d'amore con i due figli risucchiati intorno a lei, accanto alla morte. Da un lato Dina, una 46enne torturata, ossessionata dal fatto di avere una sola figlia e di essere ormai in un'età non più fertile: ora le pare che solo adottando un bambino potrà ridare un senso alla sua generosità e alla vita, ma questo stravolge ogni rapporto famigliare. Dall'altro, o dovremmo dire insieme, il fratello Avner: una scena vista nell'ospedale della madre illumina la sua idea dell'amore e mette ancor più in crisi il suo matrimonio infelice. Flussi di coscienza inesauribili e intrecciati portano ognuno al coraggio di cambiare.

Susanna Nirenstein
La Repubblica


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