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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
25.03.2013 Siria : attentato a Bashar al Assad ?
commento di Guido Olimpio

Testata: Corriere della Sera
Data: 25 marzo 2013
Pagina: 13
Autore: Guido Olimpio
Titolo: «'Attentato ad Assad'. La morte corre in rete»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 25/03/2013, a pag. 13, l'articolo di Guido Olimpio dal titolo " 'Attentato ad Assad'. La morte corre in rete ".


Guido Olimpio                  Bashar al Assad

La chiamano la «pallottola d'argento». Quella che toglie di mezzo il dittatore nel mirino. Una soluzione sperata dalle intelligence per accorciare una crisi. Una fine sognata dai nemici del raìs. E in queste ore ci si interroga se una pallottola d'argento abbia neutralizzato Bashar Assad. Voci incontrollabili rilanciate su Internet raccontano di un attentato contro il leader siriano: una guardia del corpo, una delle poche che poteva avvicinarsi armata al suo capo, avrebbe sparato ferendolo gravemente. Sempre secondo le ricostruzioni inverificabili Assad ora lotta «tra la vita e la morte» in un ospedale di Damasco. Una storia condita con movimenti militari di unità scelte, strade chiuse e misure di sicurezza attorno al centro medico Shami dove il dittatore sarebbe stato trasferito.
Il regime ha reagito negando l'attentato. E funzionari hanno aggiunto che il presidente è in ottime condizioni, di «umore buono» e «pronuncerà un discorso nei prossimi giorni». Ma tanto le rivelazioni che le smentite vanno accolte tutte con la stessa cautela. Il conflitto siriano, al pari di ogni altra guerra, brucia vite, distrugge verità, diffonde bugie. Entrambi gli schieramenti usano la propaganda, cercano di «intossicare» i media. Ogni episodio ha due versioni, se non di più. E già in passato si era parlato di agguati contro Assad, di complotti, di faide nel clan degli alawiti. Del resto alcune delle figure più in vista della nomenklatura sono state spazzate via da un attentato. Una decapitazione che ha dimostrato come il regime non sia impenetrabile o — secondo altri — nasconda al suo interno chi è pronto a tradire. Specie quando la sconfitta non sembra così lontana.

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