Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Sono un lettore abituale del Venerdì di Repubblica che leggo sempre con piacere , ma l'articolo di Ascanio Celestini dal titolo “Lettera da Hebron dove case e giustizia ora sono al buio” pubblicato sul Venerdì di Repubblica del 1 Marzo 2013 l'ho trovato veramente insopportabile. Viene riportata la mail di di un non meglio precisato Fabio, volontario della Operazione Colomba, dal villaggio palestinese di Tuwani a sud di Hebron. Si descrive una situazione degna di un pogrom o di una Gestapo nazista, fate voi, nella quale in una situazione di “occupazione militare fortissima” della Palestina vi sono check-point continui, arresti di massa, incursioni notturne con un esercito israeliano che come Fabio virgoletta “amministra” il territorio. Il non meglio precisato Fabio continua citando il fatto che i palestinesi sono oggetto di continui attacchi di coloni e retate dell'esercito e nel seguito dell'articolo, reitera il concetto che “Con l'inizio della seconda Intifada i coloni hanno iniziato ad attaccare i bambini”. Il, presumo, pacifista Fabio riporta tutavia una situazione apparentemente paradossale ed inspiegabile, che il giornalista della Repubblica sembra non notare o commentare: il Parlamento israeliano ha stabilito che i palestinesi hanno il diritto di andare a scuola e ha richiesto all'esercito israeliano di scortarli. Strano, l'esercito non era impegnato a fare arresti di massa, incursioni notturne e ad attaccare i bambini? Dalla mail se ne conclude dunque che tutti i giorni Fabio si dedica ad un'operazione utilissima per la pace: sta lì, evidentemente inebetito, a “monitorare questo singolare servizio di scorta” al quale non riesce ad abituarsi. L'ipotesi più probabile per la sua difficoltà ad abituarcisi è forse che il “pacifista” non sarebbe in grado di convincere i miliziani di Hamas ad organizzare un simile servizio di scorta per i bambini israeliani. Cordiali saluti
Daniele Liscia
PS. una piccola considerazione: quando un giornalista non ha tanta voglia di lavorare ed è a corto di idee per scrivere degli articoli avvicenti e documentati che possano suscitare l'interesse dei lettori, non trova di meglio che raffazzonare un “pezzo” facilmente vendibile sul mercato con un metodo infallibile e poco faticoso, quello di mettere insieme una informe poltiglia di antisemitismo mascherato da usuali critiche pseudopacifiste ad Israele. A proposito, l'appoggio che Grillo fa all'Iran di Ahmadinejad in questo stesso senso fa veramente venire i brividi.