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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
28.02.2013 Negoziare con l'Iran per il nucleare ha senso ?
E le richieste di Catherine Ashton in ritardo di dieci anni ?

Testata: Corriere della Sera
Data: 28 febbraio 2013
Pagina: 15
Autore: Redazione del Corriere della Sera
Titolo: «Teheran e il nucleare: 'Passi positvi»'»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 28/02/2013, a pag. 15, l'articolo dal titolo "Teheran e il nucleare: «Passi positvi»".


Catherine Ashton     


 'Questa è una centrale elettrica nucleare, e questa una lampadina'

Negoziati sul nucleare iraniano fermi. L'Iran non intende cedere, come risulta evidente dalla cronaca che riprendiamo in questa pagina.
Ha senso trattare con la teocrazia iraniana ?
D'altro canto c'è da chiedersi anche che senso abbia avuto la richiesta di Catherine Ashton di chiudere il sito di Fordo. Una richiesta che l'Occidente avrebbe dovuto fare un decennio fa. Ormai non serve più a nulla.
Ecco il pezzo:

ALMATY — «Passi positivi»: è il bilancio dei due giorni di negoziati sul nucleare iraniano in Kazakistan tra la delegazione di Teheran e quelle dei 5 1 (Usa, Gran Bretagna, Francia, Cina, Russia e Germania), nelle parole del capo negoziatore della Repubblica Islamica Saeed Jalili, che ha aggiunto che gli interlocutori si sono mostrati «più realisti» che in passato. Catherine Ashton, alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, ha proposto all'Iran di porre fine all'arricchimento dell'uranio e chiudere il centro sotterraneo di Fordo, in cambio della sospensione di parte delle sanzioni economiche imposte contro il Paese. Ieri Jalili ha dichiarato che «non c'è ragione» per chiudere l'impianto di Fordo, ma si è detto «disponibile a discutere» sull'arricchimento al 20%, un livello (raggiunto nel 2o1o) che avvicina il Paese alla capacità di produrre una testata atomica. Le potenze occidentali sospettano che l'Iran stia tentando di sviluppare armi nucleari, accuse che Teheran respinge. Ashton ha detto di sperare che l'Iran consideri «in modo positivo» la sua proposta. In Kazakistan le parti hanno raggiunto l'accordo sul proseguimento dei colloqui ad aprile. Israele ha avvertito che se falliscono bisognerà ricorrere a «sanzioni militari».

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