Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Vorrei dire la mia riguardo alla lettera del Sig. Amo Fuchs del 04/02/13 "le Ong cattoliche". Sono cattolico e amo Israele. Mi trovo talvolta in disaccordo con certe posizione del Vaticano, passate e presenti. Ma dire come dice il Sig. Fuchs " Il silenzio di Pio XII, .., è stata l'espressione più autentica dell'essenza dei vangeli", non lo accetto! Il Sig.Fuchs o non ha mai letto i Vangeli, o se li ha letti non ci ha capito nulla. L'essenza dei Vangeli sarebbe l'antisemitismo, il razzismo? Si occupi di politica, ma non di Fede, e soprattutto non offenda la Fede degli altri. E comunque, anche per riprendere la lettera "Evangelici, cristiani non cattolici", vorrei precisare che essere buoni o cattivi cristiani (e ce ne sono !) non credo si misuri in base al rapporto che si ha con lo Stato di Israele. Gli evangelici tutti buoni perchè hanno un buon rapporto con Israele, e i cattolici tutti cattivi perchè, secondo la Sig.ra Patrizia, non lo hanno? Essere Cristiani è altro.
cordiali saluti, s.borgianni
Che essere cristiani sia 'anche'altro è fuor di dubbio, così come essere fedeli di qualsiasi religione. Non si stupisca se però la lingua batte sempre dove il dente duole, non si può negare l'attività 'direttamente' contro Israele della maggior parte delle Ong cattoliche. Ce ne dispiacciamo quanto lei, ma tutte le analisi che IC pubblica riportano le loro attività, che sono inconfutabili. Riteniamo che ogni appartenenza non debba significare mancanza di critiche quando è il caso, lo pratichiamo anche noi nei riguardi di Israele e degli ebrei della dispora. La critica, quando è priva di pregiudizi, ed è onesta, è il sale della democrazia. Ci potranno essere dei giudizi non condivisibili, come quello che lei cita di un lettore, al quale lei ha risposto legittimamente confutandolo. Ma questo fa parte della dialettica. Non troverà mai su IC giudizi quali 'tutti buoni' o 'tutti cattivi'. Anche qui, però, con qualche eccezione, ci sarà stato un nazista buono ? IC redazione