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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Giornale Rassegna Stampa
29.01.2013 La 'taglia-dita': in Iran la giustizia è un film horror
commento di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 29 gennaio 2013
Pagina: 1
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «La 'taglia-dita': in Iran la giustizia è un film horror»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 29/01/2013, l'articolo di Fiamma Nirenstein dal titolo "La 'taglia-dita': in Iran la giustizia è un film horror".


Fiamma Nirenstein

Non si capisce proprio… Chissà, forse è il fascino che la giustizia iraniana esercita presentando al pubblico la sua ultima arma contro la criminalità: una macchina che taglia le dita ai ladri le cui foto sono state pubblicate dall’agenzia Isna con belle foto dell’amputazione della scorsa settimana. E’ stata eseguita in pubblico la scorsa settimana (4 immagini su France 24) su un uomo condannato per furto e adulterio nella città di Shiraz, che secondo il procuratore del distretto, dato la tecnologia della ghigliottina, non mostra segni di sofferenza. Anzi, magari è contento. Vi si contrae lo stomaco?
  
Invece ci deve essere chi si sente affascinato da questa prova di efficienza, e questa sembra essere la Presidente Argentina Cristina Fernandez che ha stabilito una commissione legale comune, definita con un memorandum durante un meeting fra ministri degli esteri argentino e iraniano, per stabilire un verdetto veramente giusto e saggio sulla strage del 1994 che uccise 85 persone al centro ebraico di Buenos Aires. La Commissione riaprirà un processo già chiuso con cui la Corte aveva stabilito che i terroristi sono cinque iraniani e un libanese legato agli Hezbollah.

Adesso tutta la questione verrà ripresa in mano da una “Commissione per la verità” (nome fra i più cupi) di cui faranno parte cinque giudici nominati da Argentina e Iran che esamineranno i documenti presentati dai due Paesi. Già due anni fa si disse che l’Argentina stesse trattando per un’obliterazione dei risultati del processo in cambio di convenienti rapporti con gli Ayatollah. Ora sembra essere arrivata a una conclusione. Deve essere merito della nuova macchinetta taglia-dita che suscita grande fiducia nella giustizia iraniana.

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