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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Susann Pasztor, Un favoloso bugiardo 14/01/2013

Un favoloso bugiardo                                  Susann Pasztor
Keller editore                                                 euro 14

Una commedia famigliare irriverente e irresistibile, variegata dei segni di una tragedia domestica, il mistero mai risolto di un uomo sfuggente e sbadato - una bella sorpresa da un piccolo e prezioso editore, Keller.
Il romanzo si apre con un prologo di cinque paragrafi che detta il tono e presenta la figura del mistero, dalla voce di un narratore esterno. Dove József detto Joschi, č vegliato da tre donne piangenti e attente a mantenere le distanze tra loro - due delle quali incinta e ignare l'una dell'altra, la terza con un figlio dodicenne avuto dal mancato suicida. Secondo le gerarchie sociali: la moglie, l'ex-moglie, l'amante in carica. La scena cambia e anche la voce del narratore: siamo 30 anni dopo, parla Lily, sedicenne e unica nipote di Joschi, che ha intenzione di mettere un po' d'ordine nell'albero genealogico famigliare, a suo dire "una specie di sudoku a cui si lavora da anni, in particolare rimuovendo".
L'occasione si presenta quando i tre figli, due femmine e un maschio, di tre donne diverse decidono di festeggiare i cento anni del padre e intanto cercare di far chiarezza su di lui. Sģ, perché Joschi "lasciava in giro donne e figli come altre persone fanno con i calzini o le biro", ha perso la seconda moglie e i relativi due figli ad Auschwitz ed č stato prigioniero a Buchenwald. Almeno cosģ si dice, visto che era un meraviglioso narratore di storie e di frottole, l'unica caratteristica su cui concordano Marika, Hannah e Gabor, i tre figli che si riuniscono a Weimar insieme a Lily, col proposito di una visita a Buchenwald, con Lily cronista e relatore dell'evento famigliare.
Insomma, una situazione perfetta per far commedia, e Susann Pįsztor dimostra un vero talento per il genere, le scene e i dialoghi sono definite e ben congegnati, i botta e risposta tra Marika e Hannah spassosi quanto la descrizione di Gabor, un uomo amareggiato il cui odore č un "inequivocabile miscuglio di tabacco, prof di matematica e solitudine": voilą la commedia.


Tiziano Giannotti
D Repubblica delle donne


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