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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa Rassegna Stampa
18.12.2012 Costruire case in un quartiere della propria capitale fa notizia ?
A che cos'è dovuto l'interesse per i nuovi alloggi in costruzione a Gerusalemme ?

Testata: La Stampa
Data: 18 dicembre 2012
Pagina: 16
Autore: Giordano Stabile
Titolo: «Gerusalemme, Israele dice sì a un lotto di 1500 case»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 18/12/2012, a pag. 16, la breve di Giordano Stabile dal titolo "Gerusalemme, Israele dice sì a un lotto di 1500 case".


Non è ben chiaro per quale motivo desti notizia il fatto che in Israele si costruiscano 1500 appartamenti in un quartiere della città.
Che questo quartiere (Gerusalemme Est) sia abitato in gran parte da arabi non cambia la realtà. Anzi, dovrebbero essere i primi a rallegrarsene, visto che la qualità urbanistica non è mai stata una loro prerogativa, considerato il loro concetto di arredo urbano.
Ecco il pezzo:

Il governo di Benjamin Netanyahu va avanti e raddoppia. La Commissione per la progettazione e l’edilizia ha dato il via libera ieri alla costruzione di altri 1500 alloggi nel rione ebraico di Ramat Shlomo, a Gerusalemme Est. Una nuova sfida alla comunità internazionale che, compresi gli Usa, aveva condannato il progetto di tremila alloggi nella zona E-1, sempre nella parte orientale della città, annunciato due settimane fa. Sono tutte espansioni al di là della linea verde del 1967, che dovrebbe segnare il confine fra Stato ebraico e un futuro Stato palestinese, e al di qua della barriera di protezione che isola i nuovi insediamenti dalle zone abitate dai palestinesi. Con l’espansione di Ramat Shlomo, assieme alla E-1 che si spingerà a est fino alla colonia di Maale Adunin, si prospetta una cintura attorno alla città vecchia e addirittura verso Gerico. Un «accerchiamento» che rischia di «tagliare in due la Palestina», secondo l’Autorità nazionale palestinese (Anp) guidata da Abu Mazen, che ha ottenuto il riconoscimento di Stato osservatore all’Onu. Più a nord, attorno a una colonia vicino a Nablus, ieri ci sono state dure proteste: un agente è stato ferito alla testa da un pietra, un palestinese da un proiettile a una gamba.

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