Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Furio Colombo rimpiange Igor Man e ne sente 'più forte' la mancanza
Testata: La Stampa Data: 04 dicembre 2012 Pagina: 31 Autore: Maria Corbi Titolo: «Il mito di 'Igor d'Arabia'»
Riportavamo ieri la notizia della presenza di Furio Colombo alla presentazione di un libro che raccogli scritti del defunto Igor Man(zella), chiedendoci se era compatibile essere nello stesso tempo 'amico' di Israele e ' amico' di uno dei massimi odiatori dello Stato ebraico. La STAMPA pubblica oggi, 04/12/2012, a pag. 31, una breve di Maria Corti, nella quale leggiamo «Ho sentito più forte la sua mancanza in questi giorni in cui viviamo il dramma della Siria e dei suoi bambini, fatto di cui non abbiamo una testimonianza diretta», ha detto Furio Colombo" E bravo l 'amico' di Israele ! Ecco l'articolo:
Igor Colombo Furio Man(zella)
I fatti portano con se la verità. Il dogma di un grande inviato, Igor Man, una leggenda del giornalismo, celebrato da un libro (edito dalla Stampa ) che raccoglie alcuni dei suoi reportage, delle sue analisi, dei suoi racconti. Igor D’Arabia , il titolo, a cura di Marcello Sorgi presentato ieri alla Camera dei Deputati. Gianni Letta ha raccontato l’amore di Igor Man per il suo mestiere: «Far bene il proprio lavoro e arrivare primi sulla notizia. Una lezione per i giovani giornalisti». «Allora le missioni duravano mesi, l’informazione tv quasi non esisteva, gli articoli si mandavano col telegrafo o dettandoli a un dimafonista», ci dice Sorgi nella sua prefazione. E c’è una patina di rimpianto che avvolge le parole degli amici nel ricordare attraverso gli articoli di Igor quel modo di fare giornalismo. «Il mondo lo scoprivamo dalla prosa dei grandi inviati», ricorda Letta. Su Il Tempo e su La Stampa Igor ci ha fatto vivere i problemi del mondo arabo. Il suo sguardo aveva portato a noi il dramma del Vietnam. «Divideva i giornalisti in due categorie, quelli che hanno fatto il Vietnam e gli altri», ha ricordato Luigi La Spina. «Ho sentito più forte la sua mancanza in questi giorni in cui viviamo il dramma della Siria e dei suoi bambini, fatto di cui non abbiamo una testimonianza diretta», ha detto Furio Colombo. Il ministro Andrea Riccardi ha ricordato lo spessore umano di Igor Man, la sua generosità verso gli altri.
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