Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Ovunque sarai Olga Watkins Traduzione di Linda Rosaschino Piemme Euro 9,90
A leggere questo libro non si direbbe che l’autrice sia oggi una pacifica anziana di 89 anni, che vive in Inghilterra e prende il tè ogni giorno alle 5 con studiata meticolosità. A fatica si riesce a credere che una vicenda così estrema non sia altro che il memoriale della sua vita. Lo stile rivela l’assoluta semplicità di chi ha una storia da raccontare e si lascia guidare dai fatti, senza un filo di retorica. E’ un libro di quelli che lasciano il segno. La guerra, la Croazia occupata dai nazisti, il sanguinario governo degli ustascia, la caccia agli ebrei. Un giovane diplomatico ungherese che lavora a Zagabria e fa del suo meglio per aiutare i perseguitati, s’innamora di lei e la porta all’Opera, lasciandola con un bacio sotto il portone di casa prima di rientrare a Budapest. Poi, un silenzio di mesi, infine una telefonata in cui le rivela di essere in difficoltà, e le chiede di raggiungerlo per sposarla. Olga, con l’incoscienza dei 20 anni, si mette in viaggio sotto le bombe. Ma a Budapest scoprirà che il suo Julius è stato deportato. E non avrà pace finchè non l’avrà ritrovato, fino a varcare la soglia dell’inferno di Dachau.