martedi` 13 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Il significato delle parole 09/11/2012

L'era in cui tutto è consumato si è resa "vera". Che significa, infatti, "sdoganarsi"? Un'espressione slang che risuona dando efficacia soprattutto al cinismo della sua logica, che supera finanche la stupidità degli sdoganatori: quasi che la lievità incosciente con cui si suppone di poter fare il male fingendone la natura fosse tale da poter nascondersi agli occhi di tutti come la sottintesa vastità d'una pianura (le vastissime pianure desertiche del nord America, dominate ormai dalle falsa atmosfera obamista).
Tutto il male può sdoganarsi appoggiandosi alla falsità della vecchia dicotomia che ricorda le rivoluzioni dell'800 d del 900: quella fra gli amici e i nemici dei cosiddetti "popoli oppressi". Le sue ragioni economiche sono state dimenticate, perché nonostante tutte le finzioni nessuno contesta più l'impianto su cui si regge la produttività e la ricchezza (tanto meno le satrapie petrolifere terzomondiste), mentre giri d'affari dall'elevato coefficiente di torbidità coinvolgono e abbracciano sempre più arditamente la possibilità sempre in atto che il ristagno terroristico della politica diventi a sua volta un immenso affare (come hanno dimostrato uspue ad merdam i palestinesi).
Ma sul piano "politico" (e meglio sarebbe dire sul piano della superstizione "politica") emerge lampante, per chiunque abbia la volontà di vedere, l'artificiosa ma inamovibile sipravvivenza post mortem di tale vampiresca dicotomia, che allarga la sua mancanza d'inibizioni e il suo spregiudicato giustificazionismo (in questo con effetti di percezione molto simili a quelli provocati dalla pornografia) fino allo stesso negazionismo della shoàh, "sdoganando" con spudoratezza mutata di segno persino l'affinità fra marxismo e alleanza islamico-nazista, incarnata dal sordido esempio di Amin al Husseinì, da un lato, dall'altro dai vari Castro e Chavez, ma mediato beninteso il tutto, alla fine, dal grande proteiforme criminale d' ultrasinistra/ultradestra: l'espettorante Arafat.
Si tratta d'una sopravvivenza pseudopolitica ma efficacissima, rozza me imbellettata con "raffinate" pseudoanalisi economiche o politologiche, la quale ormai conforma di sé l'intero pianeta mediante la balzachiana miseria dell'obamismo. (Quest'ultimo si consolida inoltre - crescendo così come in Seneca cresce la morte - mediante l'antiamericanismo tutto filoamericano di cretune categorie intellettuali (psicologi, pediatri, sociologi, poeti, "filosofi", direttori benemeriti d'organismi internazionalisti come unesco, unicef ecc. ecc.), che procedendo grossolanamente (ma fortemenete imbellettandosi) anche nel loro campo specifico, insistono invece nell'ostentazione più esplicita della propria grossolanità quando parlano dello sfruttamento del sud del mondo da parte del nord o altre balle consimili).
Soltanto Israele, dentro questa planetaria devastante falsità, conserva la via contrassegnata da quei potenti simboli che sono veramente nemici dell'idolatria e della superstizione. L'elezione, tuttavia, la si paga con la solitudine: con la desolata solitudine.
Che fare, dunque, per non farsi "corrompere" da una solitudine similmente desolata?

Antonio Ferrarese


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT