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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Giornale Rassegna Stampa
09.10.2012 Destra e sinistra estreme, ma quanto si assomigliano
odio per Israele e islamismo mettono tutti d'accordo

Testata: Il Giornale
Data: 09 ottobre 2012
Pagina: 1
Autore: Marcello Veneziani
Titolo: «Una moschea in cambio del Ponte»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 09/10/2012, in prima pagina, l'articolo di Marcello Veneziani dal titolo "Una moschea in cambio del Ponte".

L'estremismo islamico in Italia non è presente solo a sinistra o in molte organizzazioni vaticane, c'è anche a destra, una destra che si caratterizza per la forte impostazione anti occidentale, anti israeliana ed estremamente aperta alla diffusione dell'islam nel nostro Paese.
Basta leggere le brevi note di Pietrangelo Buttafuoco sul Foglio o le opinioni di Marcello Veneziani sul Giornale, come l'articolo che segue:


Marcello Veneziani

Non prendetemi per islamico o per venduto, ma io la moschea a Pa­lermo per due miliardi di euro la farei. La proposta che ha fatto lo Sceicco del Bahrain, Zamil al Zamil, io la prende­rei al volo. Per la prima volta la Sicilia in­cassa un vagone di soldi anziché sper­perarli. Per la prima volta si fa una moschea non con i soldi nostri o col suolo pubbli­co gratis, come hanno fatto altre città italiane, ma pagata a peso d’oro. E per la prima volta c’è compatibilità am­bientale, perché la Sicilia è anche figlia degli arabi, oltre che dei normanni, dei greci, dei fenici e degli spagnoli. La Sici­lia è pi­azza del Mediterraneo dove han­no fatto lo struscio quasi tutti i mediter­ranei e pure i nordici. In Sicilia l’in­fluenza araba si avverte fin dentro le cattedrali. Sul piano religioso il nemico della fe­de oggi è la finanza, forse l’outlet, il ni­chilismo, non la fede altrui. Certo, vigi­lando e rispettando i luoghi (già c’è una moschea piccola). Magari se gli sceicchi si comprassero tante altre co­se d’Italia, caro Presidente Banki-Mo­on­ti;sono i meno invasivi,mettono ca­pitali e non colonizzano il Paese e l’eco­nomia. In Sicilia farei un’eccezione: niente soldi agli enti locali, ma petro­lio, prodotti o opere pubbliche, così evi­tiamo pizzi, ritardi e infiltrazioni mafio­se. Quante cose si potrebbero fare in Si­cilia con i mezzi del Bahrain ( e non fate gli schizzinosi sul regime, traffichiamo con la Cina e con tanti Stati canaglia). Anche se a me non piace, pensate che baratto: una moschea in cambio del Ponte sullo Stretto. Però fatto da loro.

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