Pubblichiamo due pezzi sull' attacco da parte di terroristi palestinesi al confine con il Sinai, con l'obiettivo di fare strage di soldati e civili israeliani. Corretto quello del FOGLIO, a pag.1, dal breve ma esaustivo titolo "Assalto sul Sinai". Disinformante, per non contraddire una lunga tradizione, quello del MANIFESTO, a pag.7, il cui titolo "Israele:attacco al confine egiziano, uccisi tre militanti palestinesi " censura l'uccisione di un soldato israeliano. Per saperlo, si doveva leggere l'articolo. Un segno, quello del quotidiano di Rocca Cannuccia, che dovrebbe far arrossire di vergogna lettori e collaboratori ebrei che non si fanno alcun scrupolo nel sostenere il quotidiano comunista, acquistandolo o scrivendoci.
Ecco i due pezzi:
Il Foglio- " Assalto sul Sinai "

Roma. E’ di quattro morti – un soldato di Gerusalemme e tre miliziani, probabilmente riconducibili al gruppo salafita palestinese Ansar bait el Maqdes – il bilancio dello scontro a fuoco violento avvenuto ieri in territorio israeliano a pochi chilometri dal confine con l’Egitto, nella penisola del Sinai. Un secondo militare è rimasto seriamente ferito, riferisce la portavoce dell’esercito di Gerusalemme, il colonnello Avital Leibovich. La pattuglia era impegnata a garantire l’incolumità dei lavoratori occupati nella costruzione di una barriera di sicurezza sul Monte Harif. Secondo quanto riportato dai media israeliani – per i quali è stato sventato un “attacco terroristico catastrofico” – il commando era composto da cinque uomini, tra loro c’era almeno un attentatore suicida che si è fatto esplodere al passaggio dei mezzi che pattugliavano l’area. Degli altri quattro, due sono fuggiti a bordo di fuoristrada e due sono morti nel successivo scontro a fuoco. “I terroristi erano molto bene equipaggiati”, ha detto il colonnello Leibovich, aggiungendo che “avevano giubbotti antiproiettile e cinture esplosive”. L’attacco di ieri rappresenta un altro colpo all’ambiguità del presidente egiziano Mohammed Morsi, già messa a nudo dalla strage di sedici militari suoi connazionali avvenuta nel Sinai il 5 agosto scorso. Dopo l’attentato, Morsi aveva deciso l’immediata destituzione del capo dell’intelligence, il generale Murad Muwafi, e aveva ordinato un’operazione antiterrorismo nella penisola con l’invio anche di quattro elicotteri da guerra Apache. Il nuovo capo dei servizi segreti, Mohammed Raafat Abdul Wahid Shehata, sta negoziando con i capi di Hamas a Gaza per stringere un patto di sicurezza. Frontiera aperta al valico di Rafah che collega l’Egitto alla Striscia in cambio di una campagna di repressione contro i gruppi jihadisti sunniti. Il Cairo è interessato soprattutto a tre, il Salafia Jihadia, il Jaish al islam e il Consiglio dei mujaheddin di Gerusalemme, ma Hamas è andata oltre, ha chiuso la moschea Abu Zarr e ha messo su una lista nera alcune “associazioni di carità” sospette (Hamas come cane da guardia anti terrore: quanta ironia). L’attacco prova che il patto non basterà.
Il Manifesto- " Israele:attacco al confine egiziano, uccisi tre militanti palestinesi "


L'esercito di Tel Aviv ha annunciato di aver ucciso tre militanti «di un gruppo salafita palestinese» che tentavano di entrare in Israele passando dalla frontiera egiziana. Uno degli autori dell’attacco si è fatto esplodere, gli altri due sono stati uccisi nello scontro a fuoco che ne è seguito. È morto anche un soldato israeliano, mentre un altro - ferito - non sarebbe in pericolo di vita. Gli israeliani avevano ricevuto informazioni su un possibile attacco di gruppi jihadisti entro le 48 ore: «Tre terroristi armati hanno varcato la frontiera per entrare in Israele e hanno paerto il fuoco contro le truppe addette alla sicurezza degli operai che costruiscono la recinzione di frontiera in questo settore», ha dichiarato Avital Leibovich, portavoce dell’esercito israeliano. Tel Aviv intende concludere la costruzione della recinzione tra il territorio sotto il suo controllo e il Sinai entro la fine dell’anno, anche per impedire l’entrata di immigrati irregolari. La protezione si estenderà lungo la quasi totalità dei 266 km di frontiera tra Eilat, sul mar Rosso, e la Striscia di Gaza. A giugno, altri militanti palestinesi, arrivati dal deserto del Sinai, sono entrati in Israele e hanno aperto il fuoco sugli operai israeliani che costruivano la recinzione, uccidendone uno. In agosto, le forze egiziane hanno lanciato una vasta operazione di sicurezza nel Sinai dopo la morte di 16 guardie di frontiera.
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